Gli Arcivescovi milanesi hanno lunga consuetudine con le rive dell’ Adda.
A Groppello di Cassano, sulla costa tra fiume e canale Martesana, i Cardinali ambrosiani tengono infatti villeggiatura presso la Villa Arcivescovile oggi proprietà della locale parrocchia di San Bartolomeo.
Lungo l’Adda, si ricreano qui San Carlo Borromeo; Cesare Monti, fautore nella vicina Concesa del santuario carmelitano alla «Divina Maternità»; il conciliatorista Luigi Nazari di Calabiana, sepolto a Groppello dal 1893 fino alla traslazione nel Duomo milanese.
Poco più a nord, il beato Andrea Carlo Ferrarisoggiorna a Trezzo sull’Adda, ospite di mons. Giuseppe Grisetti; e a Villa Paradiso, località di Cornate
d’Adda, il reggente Carlo Caccia Dominioni trascorre sul fiume il suo ultimo tempo in esilio.
La consuetudine dei Cardinali con l’Adda è tale che, nella tenuta di Groppello, il cardinale Monti affida al pittore Giovan Mauro Della Rovere, il decoro pittorico dell’oratorio dedicato a Sant’Antonio da Padova.
A partire dal 1650 il Card. Monti raduna inoltre presso la villa molte opere convenute della Quadreria Arcivescovile.
Nel XVII secolo il pittore milanese Filippo Abbiati riordina e arreda la villa di Groppello. Alla sua mano si devono
molte monumentali tele che oggi custodite tra Rho, Venegono Inferiore e il Museo Diocesano di Milano.
Nel salone erano state collocate figure dell’Antico Testamento:
– Daniele nella fossa dei leoni sfamato da Abacuc
– Gezabele gettata dal palazzo di Jezrael, entrambe sono oggi custodite presso il Museo Diocesano.
Al centro del salone Abbiati collocò un Apollo e il carro del sole.
Attorno, con gusto scenografico e barocco, si offrivano allo spettatore le scene dall’Esodo:
– Storia del serpente di bronzo di Mosè,
– Mosè fa precipitare la manna.
Negli appartamenti dell’Arcivescovo stavano invece le stagioni, ritratte dal cinquecentesco Francesco Bassano e le
tele sovraporta commissionate ad Abbiati dal card. Federico Visconti.
Nel 1952 il beato Alfredo Ildefonso Schuster vende il secolare palazzo di Groppello alla parrocchia di Groppello e
l’edificio diviene sede della Casa Opera Cardinal Ferrari.