La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Inarzo presenta un impianto ad unica aula con due cappelle laterali e profondo coro terminante in un’abside semicircolare.
L’aula è coperta con volte a botte limitatamente decorate.
I fianchi interni sono scanditi da archi a tutto sesto separati da lesene che terminano nel cornicione di imposta delle volte.
Entrando, sul lato destro si trova un affresco che, originariamente, stava nel vecchio cimitero ricollocato in chiesa nel 1940, segue la cappella con l’altare in marmo nel quale è collocato il Crocifisso ligneo, ai fianchi si trovano le statue di San Luigi Gonzaga e Santa Agnese.
Di fronte a quest’ultima, la cappella nel lato sinistro ospita l’altare laterale con la Madonna del Rosario, ai suoi fianchi i simulacri del Sacro Cuore di Gesù e di San Giuseppe.
L’altare maggiore è in marmi policromi, davanti ad esso, dai primi anni Settanta, si trova la mensa in ferro progettata dall’architetto milanese Aloi.
Il fronte della mensa è diviso in tre parti: al centro si trova una croce policroma e ai lati figure simboliche che richiamano il tema della creazione tra cui il sole, l’acqua, una colomba con il rametto di ulivo, un pesce. L’ambone è una struttura in marmo bianco.
Nella porzione di volta sopra il presbiterio sono raffigurati i quattro evangelisti mentre nel catino compaiono al centro Gesù con il Sacro Cuore affiancato da San Pietro e San Paolo.
La facciata principale è suddivisa in due ordini da un cornicione orizzontale e scandita verticalmente da quattro lesene, il portale centrale è architravato, ai suoi lati si trovano due nicchie contenenti le statue di San Paolo e San Pietro.
Nella porzione superiore si trova una finestra rettangolare e nel timpano sommitale la scritta “DOM”.
A fianco della facciata sorge la possente torre campanaria.
L’attuale chiesa si è sviluppata perpendicolarmente alla precedente chiesa di San Pietro che è ancora riconoscibile dal lato ovest.
1670 – Negli anni 70 del Seicento, il parroco Domenico Ranzani si prodiga per la costruzione di una nuova chiesa che risulta terminata in occasione della visita del Card. Federico Visconti nel 1683.
1698 – La chiesa, che ha già quasi assunto le fattezze dell’edificio attuale, è consacrata dal Cardinal Caccia.
1822 – Alla fine del primo quarto dell’Ottocento viene restaurato il campanile.
1870 – Nel 1870 viene condotto un ampliamento dell’edificio mediante l’allungamento del coro e viene edificata la sacrestia.
1912 – L’edificio ampliato viene consacrato dal Cardinal Ferrari.
1943 – Nel 1943 vengono prelevate le campane per scopi bellici ma, le stesse, vengono ricollocate nel 1951.
1965 – Nel 1965 viene aperta una finestra in facciata e il prospetto viene tinteggiato.
1970 – Nel 1970 viene posto in opera il nuovo altare progettato dall’architetto Aloi di Milano dopo aver demolito il preesistente.
1984 – A metà degli anni Ottanta la chiesa viene restaurata all’interno e all’esterno, viene posizionato il coro ligneo e la via crucis e vengono posizionate le due statue in facciata.
1995 – Nel 1995 viene restaurato l’organo a canne e richiusa la finestra in facciata aperta 30 anni prima.
2006 – Tra il 2006 e il 2011 viene ristruttrato il bresbiterio, viene restaurata la statua della Madonna del Rosario e il Crocifisso.