La facciata attuale della chiesa è ispirata a rinascimentali con l’utilizzo di figure geometriche basilari quali quadrato e cerchio. È tripartita orizzontalmente da fasce che, gradualmente, dal basso verso l’alto, vanno restringendosi, dando un effetto ottico di impianto compositivo piramidale. Le pareti esterne della chiesa, munite di contrafforti e con quattro finestre semicircolari, sono interrotte al centro da due cappelle con cupola, costruite nel XVII secolo, che sporgono per circa quattro metri, dando così alla pianta della Chiesa l’aspetto di una croce greca.
L’interno è ad una sola navata con due cappelle laterali e racchiude gli apporti di varie epoche. L’apparato decorativo è composto da stucchi, elementi di legno dorato, lesene decorate e capitelli con foglie d’acanto ai quali si aggiungono trabeazioni, lesene e ricchi fregi floreali. Di notevole pregio la decorazione ricca di stucchi della Cappella dedicata al Sacro Cuore. L’abside di linee romaniche costituisce la parte più antica della Chiesa e con le due vetrate laterali illumina il coro ed il presbiterio.
964 – Un manoscritto del 1867 testimonia che nel 964, essendo triplicati i fedeli, venne chiesto al vescovo di Cremona Liutprando la facoltà di costruire una seconda chiesa capace di contenere tutto il popolo. Fu dedicata all’Apostolo San Giacomo il Maggiore, e il vescovo le conferì il titolo di chiesa parrocchiale.
XV – Nel XV secolo viene realizzata la nuova abside sulle antiche preesistenze della chiesa.
XV – Nello stesso periodo viene realizzato anche il campanile, sfruttando le preesistenze dell’antica chiesa.
XVII – Nel XVII secolo vengono aggiunte le due cappelle laterali a metà della navata.
1786 – Nel 1786, riporta il Penna, vengono posizionati i sei altari laterali con le basi e mense in legno, provenienti da conventi e chiese profanate. Il benemerito Don Paolo Filippo Dolara, acquistò, fece trasportare, collocare e tramutare le basi e le mense in marmo, così come le piccole balaustre e i cancelli di ferro esistenti nelle cappelle laterali.
XIX – La facciata è stata modificata verso la fine del XIX secolo secondo il gusto dell’epoca, facendo rimpiangere la primitiva, sobria facciata in cotto, di linea romanica, dotata di un pronao davanti alla porta centrale. Alcuni storici riportano che fu progettata nel 1880 da Davide Bergamaschi, mentre in una relazione del 1977, redatta per i lavori di tinteggiatura, si riporta che curò il progetto l’architetto Marchetti.
1818 – Viene demolito l’altare maggiore che era un grande mosaico formato a scagliola sovrastato da un antico ed elevato tempietto utilizzato per l’esposizione del Santissimo Sacramento. L’altare venne nuovamente ricostruito in marmo, con balaustre poste di fronte e cancello in ferro.
1846 – L’architetto Carlo Visioli modifica la primitiva struttura interna, riducendo l’unica navata all’attuale linea bramantesca.
1849 – Dopo i lavori del Visioli, viene rifatta la pavimentazione.
1854 – La chiesa viene tinteggiata internamente e realizzata la marmorizzazione al fregio, alle archivolte e alle lesene laterali. Viene realizzata una stuccatura a scagliola delle colonne, altari, presbiterio e coro.
1905 – Nel 1905 Francesco Rossi realizza l’attuale decorazione interna.
1905/04/30 – Il 30 aprile 1905 la chiesa viene ufficialmente consacrata dal vescovo Geremia Bonomelli.
1957 – Nel 1957 avviene rifacimento completo della pavimentazione della chiesa.
1958 – Nel 1958 viene effettuato l’arretramento dell’altare maggiore con l’ampliamento e l’installazione di una nuova pavimentazione nel presbiterio.
1970 – Nel 1970 viene effettuato il rifacimento di tutte le decorazioni e figure della chiesa, con applicazione di oro zecchino e installazione di due vetrate istoriate policrome.
1977 – Nel 1977 viene effettuato il rifacimento dell’intonaco di facciata e la tinteggiatura con materiale plastico a film sottile, policromo, costituito da un gruppo di resine in emulsione e da vari pigmenti colorati.
1986 – Nel 1986 avviene il rifacimento parziale del tetto con sostituzione canali di gronda.
1999 – Nel 1999 avviene la coloritura delle pareti del presbiterio e delle pareti laterali, oltre all’intonacatura della prima arcata con quadro della Madonna (ad opera della ditta Cavalli Antonio).