Parte del “piano Montini” per la costruzione di nuove chiese nelle aree di espansione residenziale durante il boom industriale, l’edificio presenta orientamento sud-nord ed è caratterizzato da una struttura in cemento armato a vista e tamponamenti in mattoni pieni faccia a vista sia all’esterno che all’interno.
Arretrata rispetto a via La Spezia sulla quale affaccia, la chiesa è posta a quota più eleveta rispetto alla strada e la facciata è anticipata da un porticato.
La navata unica, ritmata dalle capriate in cemento armato e relativi pilastri, si restringe in corrispondenza della zona presbiteriale, illuminata da un grande lucernario in copertura.
La porzione inferiore del fianco occidentale è scandita dalle vetrate colorate realizzate da Paolo Rivetta che rappresentano la via crucis, mentre sul lato opposto si trova l’accesso alla cappella iemale. La zona presbiteriale sopraelevata rispetto alla navata è delimitata da balaustre e si conclude con una grande tela raffigurante la Crocefissione, opera anche questa di Paolo Rivetta.
1963 – Il complesso parrocchiale è parte dell’iniziativa dell’Arcivescovo Montini per la costruzione di 22 nuove chiese collegate al Concilio Vaticano II. Progettata dall’architetto Gianni Albricci, la chiesa di S. Gregorio Barbarigo venne portata a termine tra il 1963 ed il 1965: quattro anni più tardi verrà conclusa la costruzione dell’intero complesso parrocchiale all’angolo tra via La Spezia e via Bordighera. Il disegno originario prevedeva un campanile sul fianco destro della chiesa, mai realizzato.