La chiesa detta della Madonna del Bosco in Origgio sorge in posizione isolata lungo la strada che conduce alla frazione Muschiona, situata in zona un tempo boschiva (ora adiacente all’autostrada Milano-Como). Con il titolo di S. Maria Addolorata è citata nelle fonti storiche, per la collocazione era popolarmente denominata Madonna del Bosco. Esistente almeno dal XVI sec., l’edificio sacro era meta di frequenti processioni devozionali, soprattutto in caso di calamità naturali, ad invocare l’aiuto della Vergine.
La chiesa fu seriamente danneggiata il 15 settembre 1934 da un incidente, che causò il crollo del portico, della facciata e di una porzione di copertura, lasciando indenne la porzione absidale con il dipinto. I lavori di ricostruzione iniziarono nel marzo 1935 e la nuova chiesa fu inaugurata il 9 settembre 1935 con la benedizione di don Luigi Piazza, prevosto di Nerviano.
Si tratta di un edificio ad aula unica, a pianta rettangolare, scandito da una serie di lesene e arconi trasversi su cui poggia la copertura a falde. L’interno è interamente intonacato, con decorazioni su pareti e soffitto. Il presbiterio terminante con abside semicircolare suddiviso da arcone trionfale ospita il dipinto raffigurante il Cristo deposto e la Vergine, copia recente dell’originale probabilmente seicentesco; ai lati sono poste su mensole le due statue lignee dell’Annunciazione.
1570 – La chiesa è citata in un documento del 1570 (atto di visita pastorale ad Origgio) con il titolo di S. Maria Addolorata, e descritta. Si trovava in campagna, nei pressi di un bosco; aveva una cappella a volta dipinta, il tetto, tre aperture, un portico su due colonnine in pietra, ed era chiusa da un cancello in legno. L’unico altare era in legno, decorato con un dipinto raffigurante il Cristo deposto e la Vergine.
1596 – Nella relazione di visita pastorale del 1596 di mons. Albergati la chiesa compare come S. Maria ad Nemus, cioè “al bosco”.
1934 – La chiesa fu seriamente danneggiata il 15 settembre 1934 a causa di un curioso incidente: secondo le fonti, nei pressi della chiesa si trovava un asino, il quale, spaventato dal rumore improvviso di un autocarro che transitava sull’adiacente autostrada, urtò violentemente con il suo carretto il piccolo portico della chiesa.
L’urto causò la rottura di una delle colonnine in pietra, la caduta dell’altra colonna, ed una conseguente serie di crolli, del portico, della facciata e di una porzione di copertura, lasciando indenne la parte absidale con il dipinto.
1935 – I lavori di ricostruzione iniziarono nel marzo 1935 e la nuova chiesa fu inaugurata il 9 settembre 1935 con la benedizione di don Luigi Piazza, prevosto di Nerviano.
1969 – Alcuni lavori nel presbiterio risultano effettuati nel 1969-1970.