Si tratta di un vero e sorprendente “tesoro nascosto” per la qualità delle opere d’arte che contiene.
La chiesa è edificata sopra un’altura ai margini dell’abitato della frazione di Visino.
Un alto muro delimita il sagrato raggiungibile dalla strada, mentre l’accesso posteriore è consentito da una scalinata in pietra.
Autentico capolavoro è il polittico di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, già documentato dalla visita di san Carlo Borromeo nel 1567.
Si ipotizza che sia stato commissionato da un lanaiolo locale ma non vi sono prove documentali.
Esiste invece la nota di pagamento da parte della potente famiglia Gianorini che diede ad Andrea Appiani l’incarico di realizzare una tela rappresentante la Vergine con Bambino.
All’interno della chiesa sono conservate anche altre opere di pregio, risalenti a diverse epoche: la versione settecentesca di “San Carlo Borromeo in penitenza” ad opera di Pietro Antonio Magatti e un secentesco “Sant’Antonio da Padova e il Bambino” attribuito a Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone.
Altre cinque opere di maestri centro italiani databili intorno al XVII secolo impreziosiscono l’edificio.
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XIII – Il primo documento che testimonia l’esistenza della chiesa di San Michele è il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, redatto verso la fine del XIII secolo, anche se la costruzione è probabilmente più antica.
1567 – Nella relazione della visita pastorale del 1567 del Gesuita Leonetto Schiavone, delegato arcivescovile, la chiesa allora parrocchiale viene descritta senza campanile, con manto di copertura in pietra e con tre altari, con la casa parrocchiale posta a fianco ed il cimitero situato davanti alla facciata. Successivamente, nel 1570, San Carlo Borromeo nel corso della visita descrive anch’esso la chiesa e definisce delle prescrizioni per la costruzione di un battistero e per la sistemazione degli altari.
1574 – Vengono ultimate nel 1574 alcune opere di restauro secondo le prescrizioni di San Carlo con la costruzione del battistero posizionato a sinistra dell’ingresso. Successivamente viene completata la sacrestia, a partire dal 1576 fino al 1579.
Nel 1591 viene ristrutturato l’altare dedicato alla Vergine.
1664 – In occasione della visita del Vicario Giovanni Biffi del 1664 viene annotato che è stato demolito l’altare dedicato a S. Fedele perché ritenuto inadeguato ed è in costruzione il campanile. Nel 1671 viene ampliato il presbiterio e allungata la navata, con la costruzione della volta interna. Venne inoltre modificata la facciata con la formazione della serliana centrale e la sistemazione del portale con timpano in pietra.
1752 – Nella visita del 1752 del Cardinale Pozzobonelli viene descritta la chiesa con la presenza di tre altari dedicati rispettivamente alla Beata Vergine e a San Michele quello maggiore e alla Madonna del Rosario e a San Fedele i due laterali, di un pulpito, di una acquasantiera e di due sepolcri, uno comune e uno della famiglia Vicini. Contestualmente il Cardinale vietò la celebrazione sull’altare maggiore per dubbi sull’effettiva consacrazione dello stesso. A seguito della visita venne rinnovato l’altare maggiore, realizzato nel 1755 in marmo in sostituzione della struttura lignea, mantenendo il polittico, poi benedetto nel 1756.
1800 – Nei primi anni dell’800 la chiesa si arricchì di opere pittoriche come la pala della Madonna con Bambino dell’altare maggiore, opera di Andrea Appiani donata da Giuseppe Antonio Gianorini.
Essendo la chiesa troppo piccola per le esigenze di culto, si diede avvio nel 1828 alla costruzione di una nuova parrocchiale in un altro luogo e la chiesa divenne sussidiaria.
Nel 1853 venne donata da Gaetano Gianorini, canonico del duomo di Milano, la pala raffigurante S. Carlo in preghiera.
1912 – Nel 1912 vennero eseguiti interventi di restauro della chiesa con la formazione dell’affresco in corrispondenza della parete di fondo dell’abside, opera del pittore Paolo Pizzi. A partire dal 1960 vennero eseguite opere di restauro e rifacimento sia delle coperture che degli interni con la posa della pavimentazione in marmette decorate.
Accesso disabili:
La struttura è accessibile ai disabili solo dall’ingresso principale, aggirando sulla sinistra la scalinata che compare lungo la strada all’arrivo.
come arrivare
– Con mezzi pubblici: Trenord: da Cadorna ad Asso e poi a piedi per circa 2 Km
– In auto: Milano-Lecco uscita Bosisio Parini
– In bicicletta: percorso per giungere al Ghisallo, con svolta a destra per Valbrona.
Parcheggi disponibili
in piazza della Chiesa a Visino
Luoghi di ristoro
Nel medesimo comune Ristorante Sala e Bar Isola; per gli escursionisti: Agriturismo Alpe di Megna
Orari di apertura
L’edificio è visitabile previa richiesta alla custode che abita accanto alla chiesa stessa.
Cosa vedere
Scopri le opere presenti presso Chiesa di San Michele Arcangelo (Antica Parrocchiale) (Frazione Visino, Valbrona)