L’impianto risale al periodo di passaggio tra il romanico e il gotico.
La struttura della chiesa è a tre navate, leggibile nel disegno del prospetto lapideo, che riporta i segni di tre momenti di edificazione.
Al centro della facciata un’oculo circolare strombato, a fianco dell’ingresso principale campeggia un gigantesco affresco di S. Cristoforo.
Le navate, suddivise da colonne circolari in pietra nera di Varenna hanno copertura con volte a crociera e costoloni.
Il presbiterio è caratterizzato da balaustra ed altare in preziosi marmi policromi, mentre sulle pareti e su due colonne sono conservati gli affreschi più antichi.
Nella navata di destra si apre una cappella settecentesca con volta a botte con unghie laterali anch’essa caratterizzata da un ricco altare in marmi policromi dedicato alla Madonna del Rosario.
Numerose le opere d’arte che raccoglie, tra le quali il Trittico di San Giorgio che sovrasta l’altare maggiore ed il grande crocifisso ligneo di scuola lombarda.
XII – I restauri eseguiti sulla chiesa tra il 1956 e il 1959 hanno messo in luce alcune parti della navata principale che fanno supporre che la costruzione originaria dell’edificio possa risalire al XII secolo.
XIV – La costruzione della chiesa nelle forme attuali risale alla fine del ‘200, poi completata nel XIV secolo con le coperture delle navate laterali a crociere costolonate e con la realizzazione dell’oculo strombato che si apre sulla facciata.
1313 – Fu celebrata una cerimonia per la quale fu richiesto il riconoscimento per la consacrazione della chiesa, che, allora, doveva presentarsi con le navate aventi copertura lignea ad una quota inferiore a quella attuale.
1455 – La volta della navata centrale, originariamente a capriate lignee, fu rifatta nelle forme attuali dopo il 1455, alzando la quota delle falde di copertura.
1653 – Costruzione dell’imponente torre campanaria sull’impianto originario romanico.
1739 – La costruzione dell’altare del Rosario, situato nella cappella laterale aperta nella navata meridionale, di stile barocco settecentesco ad opera di Giovanni e Francesco Antonio Conca, risale al 1739-77.
1956 – Tra il 1956 e il 1959 sono stati effettuati ampi restauri che hanno messo in luce le diverse fasi di costruzione, alcune parti della originaria navata principale ed i frammenti degli affreschi.
2013 – Intervento atto a risolvere il problema dell’accumulo di acqua piovana contro la muratura del prospetto est (abside), causa di tutte le patologie di degrado riscontrate all’interno. Successivamente si è proceduto con il restauro delle superfici interne della parete di fondo dell’abside destra (Cappella del Crocefisso).
2014 – Restauro del presbiterio e della porzione di affresco in controfacciata raffigurante il Giudizio Universale.