Una piccola e modesta casa quella in cui nacque Luigi Monti, situata alla periferia del paese, sulla riva destra del torrente Seveso, nella contrada allora detta di San Cristoforo, contrassegnata dal numero due.
Una casa colonica giunta quasi intatta fino ai nostri giorni, a due piani, dai muri quasi rustici, che, parte terminale di un più ampio fabbricato, si spinge fino al ponte per il quale si varca il Seveso; sull’argine del
torrente, a protezione della casa e del cortile, un muretto e una siepe.
In tutto, due stanze: una al piano terreno ed una al primo piano.
A quella del primo piano, oltre che dalla scala comune e dal ballatoio, si accedeva anche mediante una scala di legno interna e vi si penetrava attraverso una botola praticata nel soffitto.
Le due camere si affacciavano da una parte sulla strada e dall’altra nel cortile; erano state poi divise in due da una tramezza in direzione della strada, per una loro migliore utilizzazione e disimpegno.
In fondo al cortile, dirimpetto alla casa, un portico ed una stalla.
Nella stanza a pian terreno, che dava nel cortile, il focolare, gli attrezzi di cucina, le necessarie stoviglie, un armadio a muro tuttora esistente, un tavolo e sedie appena sufficienti per assidersi intorno alla parca mensa; nell’altra, che dava sulla strada, una modesta officina di falegname.
Sull’ architrave della porta che dava nel cortile una effigie in metallo di san Luigi Gonzaga, che il Servo di Dio pose quasi per suo monito e richiamo.
Nelle due stanze al primo piano, poveri giacigli per il meritato riposo dopo la fatica quotidiana; sotto la tettoia, in fondo al cortile e nella stalla, gli attrezzi di lavoro e gli animali domestici.
Sulla facciata esterna della casa una lapide inaugurata il 18 maggio 1931 ricorda ai passanti che entro quelle mura nacque Luigi Monti, il figlio più illustre di Bovisio, e vi dimorò fino all’età di ventisei anni, fervente apostolo della gioventù del luogo, animatore e guida di quella fiorente associazione, cui il popolo diede il nome di Compagnia dei Frati, anticipazione e preludio della congregazione dei Figli dell’ Immacolata Concezione.