L’edificio ha dimensioni modeste ed è inserito nel compatto paramento di facciate di abitazioni private che costituisce il lato est della via Francesco Lana. La facciata è molto semplice, movimentata da lesene prive di ordine architettonico che, intersecandosi con la trabeazione superiore e con tratti di cornici piane, determinano delle specchiature quadrangolari. Corona il prospetto un frontone triangolare, unico elemento emergente sulle linee di gronda degli altri edifici. Al centro, sopra l’ingresso, si apre una grande finestra a lunetta, principale fonte di luce per l’interno.
L’interno della chiesa è ad aula unica, priva di altari o cappelle laterali, ed è coperta da una volta a botte. Il presbiterio è di forma quadrangolare, ad abside piatta, ed è sormontato da una cupola emisferica con lanterna. Le grandi campiture interne monocrome delle pareti sono state ridipinte all’inizio del Novecento con intonaco di tonalità verde.
XVII – La chiesa viene fondata nel XVII secolo da una confraternita di Disciplini che curavano il culto della Visitazione della Beata Vergine Maria
1807 – In seguito alle soppressioni condotte dalla Repubblica bresciana, l’edificio viene alienato a privati a, nel 1807, adibito a fabbrica di palle di cannone.
1819 – Nel 1819 viene riscattata da due sacerdoti bresciani, Giovanni Battista e Massimiliano Averoldi, che ne ottengono la riapertura.
XIX – Tra il 1867 e il 1897 don Andrea Livragna promuove un importante restauro dell’edificio e dell’oratorio attiguo.