posta in cima ad un colle la chiesa presenta esternamente un ampio sagrato, con muratura di sostegno e scalinate di accesso in pietra. L’edificio, tradizionalmente orientato, presenta un’alta facciata delimitata ai lati da lesene d’angolo, conclusa a capanna dagli spioventi della copertura. Il fronte risulta suddiviso in tre ordini da due cornicioni orizzontali, uno in muratura ed intonaco e l’altro in pietra arenaria. Al centro del settore inferiore è posto il portale d’ingresso in arenaria, preceduto da un timpano sporgente, poggiante su un’architrave sorretta da due colonne con basamento. Ai lati dell’ingresso si trovano due ampie finestre rettangolari, anch’esse con contorni in arenaria. Appena al di sopra tre nicchie contengono le statue della Madonna, di S. Martino e di S. Rocco. Nel secondo ordine è presente una finestra trifora con centrale ad arco e laterali con architrave piano in arenaria. All’interno l’unica navata è suddivisa in tre campate da lesene in muratura sopra le quali corre il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Sulla parete nord della prima campata è presente un confesionale per donne. Nella seconda campata trovano posto gli ingressi laterali, oguno dei quali è protetto all’esterno da un piccolo portico, ognuno dei quali di fattura diversa. La terza campata presenta due cappelle discretamente profonde, coperte da volta a botte, dedicate rispettivamente: quella di sinistra ai Ss. Rocco e Sebastiano, quella di destra ai Ss. Carlo, Giuseppe e Bernardino. Il presbiterio, di poco più ristretto della navata, ha pavimentazione in marmo ed è dotato di altare realizzato in marmi bianchi e neri, con tabernacolo a forma di tempietto, anch’esso di marmo. Sopra il presbiterio trova posto l’organo con facciata in legno scolpito e dorato con al centro il Padre Eterno. L’edificio si conclude con un coro semicircolare con scranni in noce intarsiato, al di sopra è presente un’ancona in legno scolpito e dorato contenente una tela raffigurante la Madonna Assunta. Ai lati due tele riproducono due figure della Madonna del Vecchio Testamento.
XVII – la chiesa fu edificata dopo la fine della pestilenza, in sostituzione dell’antica edicola dedicata a Maria Vergine eretta dagli abitanti di Valpezze
1766 – una lapide ricorda l’erezione dell’altare maggiore nel 1766
XX – il Santuario ebbe il suo cappellano fin dalla metà del secolo scorso
1947 – una lapide, posta sotto il portico a copertura di uno degli ingressi laterali, ricorda la consacrazione delle campane eseguita da Mons. Adriano Bernareggi nel 1947
1969 – tra il 1969 e il 1977 vennero rifatti il tetto, il muro di sostegno del sagrato e dell’antica scalinata d’accesso alla porta centrale
1969 – tra il 1969 e il 1977 venne ritinteggiato l’interno
2009 – nel 2009 vennero restaurati il tetto del Santuario e della Canonica. Il progetto venne affidato all’arch. Gino Midali di Bergamo