Santuario della Beata Vergine del Pianto (Albino)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Albino - via Guglielmo Marconi - BG - 24021

035/751039

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1463 – Fabbrica dell’ex chiesa di Santa Croce, posta oggi sul fianco destro della chiesa della Beata Vergine del Pianto (un tempo dedicata alla Madonna di Albino), in seguito ad un fatto miracoloso accaduto alle figlie di Cornino da Comenduno.
1575 – Il 25 novembre 1575 durante la visita di San Carlo Borromeo, venne ordinato dallo stesso di demolire una porzione esterna della chiesa di Santa Croce che ospitava un’edicola dedicata alla Madonna di Albino.
1655 – Una targa posta all’interno della chiesa di Santa Croce riporta un evento miracoloso avvenuto il 17 aprile 1655 ad un fanciullo di nome Paolo Di Gherardo Bigoni di Parre muto da anni, al quale ricrebbe la lingua dopo l’amputazione. In seguito all’evento miracoloso i devoti della zona pensarono di tramutare l’edicola in chiesa.
1697 – A cavallo del XVI e XVII secolo il vescovo di Bergamo Luigi Rizzini in visita pastorale ad Albino fa visita alla chiesa di Santa Croce, menzionando nella sua relazione l’esistenza di una cappella della chiesa con l’immagine della Beata Vergine del Pianto.
1738 – L’edicola menzionata da San Carlo Borromeo viene nuovamente citata nella relazione della visita pastorale del vescovo Antonio Redetti nel 1738.
XIX – Verso la metà del XIX secolo, l’eremita Giuseppe Moroni promosse la fabbrica della chiesa della Beata Vergine del Pianto.
1861 – Il 29 settembre 1861 in seguito alla visita pastorale del Vescovo Speranza si legge negli atti: “Questo piccolo oratorio sostituito da pochi anni all’antico tribolino, per ricordare il luogo preciso del miracolo e di cui San Carlo ordinava la chiusura, è di bellissima forma ed ornato di stucchi”.
1898 – Nel 1898 il sacerdote D. Antonio Piccinelli ingrandi la chiesa portandola in avanti verso la strada provinciale. Unitamente ai lavori di ampliamento si decorarono anche i quattro pennacchi della cupola e la volta del coro per mano di Giuseppe Carnelli.
1909 – Nel 1909 venne alzato e terminato dall’ing. Elia Fornoni il campanile
1912 – Nel 1912 Guglielmo Lecchi di Albino decorò la chiesa
1919 – Nel settembre del 1919 la statua della Madonna venne incoronata per voto dei reduci e famiglie dei combattenti
1923 – Negli anni venti del XIX secolo venne ampliato il presbiterio arretrando e ingrandendo l’abside. Nei lavori venne rifatto e ricollocato più arretrato l’altare maggiore secondo disegno dell’ing. Luigi Angelini
1924 – Nel 1924 si intervenne sulla facciata realizzata nel 1898 su disegno dell’arch. Virginio Muzio.
1950 – Nel 1955 lavori di restauro sulla facciata
1978 – Nel 1978 in seguito alle direttive del Concilio Vaticano II si realizzarono lavori di adeguamento al presbiterio.

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