costruita nel centro del quartiere S. Lucia, è dedicata al Cuore Immacolato di Maria, come espressione di riconoscimento della città per la scampata distruzione della guerra. Orientata con l’abside a nord, la chiesa è collocata in posizione preminente, accessibile con gradinate sia da via Statuto che da via Alborghetti. Si giunge così ad un ampio sagrato pavimentato in travertino che circonda su tre lati l’edifico sacro. E’ un edificio rivestito per buona parte con pietra di Credaro e si innalza su pianta circolare, movimentato dalle sporgenze delle quattro cappelle secondarie collocate all’estremità di una croce greca ruotata di 45° rispetto all’asse della chiesa. Una fascia in marmo di Zandobbio che corre a questa quota lungo tutto il perimetro esterno reca incisa una scritta che ricorda la costruzione della chiesa. Sopra questa fascia la struttura prosegue finita ad intonaco, suddiviso a riquadri sino all’imposta del cornicione superiore. In corrispondenza delle quattro cappelle la struttura prosegue con pilastri in cemento armato collegati tra loro in sommità da un cordolo sempre in cemento armato. Nel tamburo della cupola si aprono sette finestre rotonde. Il fronte principale, orientato a sud è caratterizzato da un’alta struttura aggettante costituita da quattro lesene rivestite in marmo di Zandobbio e collegate in sommità che danno luogo all’ingresso principale con ai lati due ingressi minori. Internamente la chiesa si presenta ad aula unica con pareti rivestite con lastre di pietra. Le prime due cappelle ospitano a sinistra il fonte battesimale disegnato da Attilio Nani e a destra l’altare dedicato alla Pietà con un rivestimento in marmo della parete che rappresenta il gruppo della Pietà, opera di Pietro Brolis. Seguono le due bussole degli ingressi laterali affiancare ciascuna da du confessionali in legno.
Il secondo gruppo di cappelle è posto alla stessa quota e comunica con il presbiterio, ma risultano visivamente separate grazie a due grandi quinte che salgono sino al soffitto completamente rivestite in marmo occhialino. La cappella di sinistra è dedicata al Sacro Cuore di Maria con altare in marmo verde, la cappella di destra è dedicata ai quattro santi protettori: Alessandro, Narno, Gregorio Barbarigo e Alberto da Villa d’Ogna con altare ius marmo verde e come pala l’affresco di Trento Longaretti. Al centro del presbiterio è posto l’altare protetto da un ciborio composto da quattro pilastri in marmo collegati tra loro da una corea anch’essa rivestita in marmo. Dal presbiterio, tramite un’ apertura posta sulla destra, si può accedere alla sagrestia
1939 – posa della prima pietra per la nuova chiesa. I lavori non ebbero però inizio forse per l’inizio del conflitto bellico
1943 – la costruzione della nuova chiesa ebbe inizio con la posa di una seconda pietra, benedetta dal vescovo Adriano Bernareggi il 14 marzo
1952 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Adriano Bernareggi che sigillò nella mensa dell’altare maggiore le reliquie dei santi Adriano, Alessandro, Grate e Lucia
1954 – consacrazione degli altari minori per mano del vescovo Giuseppe Piazzi
1969 – realizzazione del vasto spartito musivo nella zona absidale
1984 – ristrutturazione ed adeguamento liturgico del presbiterio
1987 – la copertura e gli elementi marmorei esterni sono oggetto di manutenzione, inoltre vengono sostituiti i canali di gronda
1988 – vengono eseguite delle integrazioni al rivestimento in pietra dell’edifico
1994 – rinnovo dell’impianto di riscaldamento
1997 – rifacimento della pavimentazione del sagrato
2013 – restauro architrave sagomato e nuovo rivestimento delle colonne