La facciata è preceduta da un portico di tre campate con tre archi a sesto acuto, e profondo una campata. Il portico, ampio quanto il corpo dell’edificio, ha nell’intradosso di copertura volte a crociera con nervature, mentre all’estradosso una copertura a due falde con manto di rivestimento in coppi. La gronda del portico, poco sporgente, è decorata con modanature dentellate in stucco, mentre il resto delle parti murarie sono intonacate con colori tenui.
La parete di fondo del portico presenta centralmente la porta d’accesso all’oratorio, ai lati, disposte in modo simmetrico, vi sono due finestre con inferriate che permettono di vedere all’interno della chiesa. Le aperture sono a sesto acuto in vivo di pietra chiara.
La facciata prosegue sopra il portico con forme più semplici, un rosone con vetri colorati si colloca subito sopra la copertura del portico; il resto delle parti murarie, come nel portico, sono intonacate. Una copertura a due falde con gronda modanata poco sporgente completa il prospetto.
Internamente la chiesetta si presenta ad una sola navata, suddivisa in tre campate con volte a crociera e archi a sesto acuto. Nella seconda campata si trovano gli accessi laterali della chiesa mente in alto sui due lati di ogni campata è posta una finestra circolare.
Il presbiterio è più stretto e rialzato di un gradino rispetto all’aula della chiesa, è coperto da volta a crociera e da catino absidale con volta a ombrello.
1923 – a novembre del 1924 vengono terminati i lavori sulla torre campanaria
1923 – alla fine del mese di agosto del 1924 terminarono le operazioni di scavo e di realizzazione delle fondazioni
1923 – l’11 novembre 1923 avvenne la processione guidata dal prevosto Benzoni e preceduta da mons. Giuseppe Rovetta, vescovo titolare di Efesto, per benedire la posa della prima pietra della erigenda chiesa, sul sito in cui sorgeva una piccola edicola
1925 – il 17 ottobre 1925, per la prima volta, si celebrò la festa annuale dei Mortini nella nuova chiesa
1925 – il 2 maggio 1925 ebbe luogo la benedizione solenne ad opera del canonico Zambetti, con messa ed omelia di circostanza
1926 – il 17 ottobre 1926, ricorrendo 255° anniversario del fatto che diede origine alla devozione dei “Mortini”, con la presenza del vescovo Marelli si consacrò l’altare e nella chiesa amministrò le S. Cresime
1937 – il 3 maggio 1937 il vescovo Bernareggi visitò la chiesetta lodandone la struttura e la tenuta
1943 – nel 1943 vennero eseguiti dei lavori di completamento comprendenti: lavori murari, decorazioni, affreschi e la posa dello zoccolo arabescato e delle balaustre
1978 – nel 1978 vennero eseguiti lavori di restauro su parti murarie, tinteggiature, pavimentazioni e risistemazioni varie. Il campanile venne arricchito con un concerto di cinque campane