la chiesa, orientata liturgicamente con l’abside ad est, è anticipata dal sagrato pavimentato in ciottoli e in lastre di pietra. Il fronte principale è caratterizzato dalla presenza di quattro ampie lesene che poggiando su di un alto basamento in pietra, si innalzano sino contenere il cornicione di coronamento, suddividendo il fronte in tre settori. Nel settore centrale, più ampio dei laterali, è presente il portale d’ingresso in pietra, sormontato da una grande finestra di forma ovale. I settori laterali ospitano due nicchie con le statue dei Santi Pietro e Paolo. Il timpano triangolare sormontato dalle statue dei santi Stefano e Ambrogio, conclude architettonicamente l’edifico. Internamente la chiesa è ad unica navata, suddivisa in quattro campate da lesene che si innalzano sino ad incrociare i capitelli corinzi che sorreggono la trabeazione e il cornicione.L’interno è illuminato oltre che dal rosone in facciata, anche da quattro finestre sagomate dalla linea barocca ricavate nella parte alta delle singole cappelle laterali, così come da due altre poste nel coro e ad altri quattro poste nella cupola. Nella prima campata è presente a sinistra il Fonte Battesimale, a destra il pulpito. Nella seconda campata è presente a sinistra l’altare del S. Cuore, a destra quello dell’Addolorata. Nella terza campata sono presenti gli ingressi che conducono a sinistra all’esterno della chiesa, a destra alla cappella dell’Immacolata. Nella quarta campata è presente a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, a destra quello dedicato a S. Giuseppe. Rialzato di cinque gradini è il primo tratto di presbiterio che ospita l’altare comunitario ed è coperto da volta a botte, il secondo tratto è rialzato di ulteriori due gradini, ha pianta rettangolare ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
X – econdo quanto riportato da Pagnoni, un documento del 938 fa menzione di una “basilica” dedicata a Sant’Ambrogio esistente in luogo. Dopo che questa chiesa, prima sede parrocchiale di Villasola, venne abbattuta da Bernabò Visconti nel XIV secolo, la comunità si raccolse attorno alla chiesa dedicata a Santo Stefano
1754 – consacrazione della nuova chiesa per mano del vescovo Giuseppe Pozzobonelli, confermandole l’antico titolo di S. Stefano protomartire e sigillando nell’altare maggiore le reliquie dei santi Alessandro e Ippolito
1754 – su disposizione del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, la chiesa viene rifatta in forme più ampie
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di “Sant’Ambrogio di Villa Sola e Brippio” dalla pieve milanese di Brivio alla diocesi di Bergamo
1841 – rifacimento dell’altare maggiore
1970 – ristrutturazione del presbiterio e dei luoghi liturgici
1987 – revisione generale dei tetti e risanamento facciate laterali