la chiesa è preceduta da un ampio sagrato pavimentato con lastre di pietra e ciottoli. La facciata intonacata, è caratterizzata da tre sfondati con archi a sesto acuto. Nella parte centrale, l’ingresso con contorno in arabescato; più in alto, è posto un rosone. Il tetto a due spioventi con struttura in legno, conclude l’edificio. Internamente l’unica navata a pianta rettangolare è suddivisa in quattro campate da archi a sesto acuto. Nella prima campata a sinistra e a destra sono posti due confessionali. Nella seconda campata sono poste a sinistra e a destra le Stazioni della Via Crucis. Nella terza campata sono collocati gli ingressi laterali. Nella quarta campata a sinistra la parete si presenta liscia ed intonacata mentre a destra è posto l’ingresso che conduce alla sagrestia, raggiungibile anche dal presbiterio. Quest’ultimo, rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a crociera. Il coro è absidato ed è coperto da catino
1914 – una cappella dedicata a S. Antonio esisteva già da secoli in luogo, ma per gli accresciuti bisogni della comunità agli inizi del XX secolo venne incaricato l’ing. G. Locatelli di progettare una nuova chiesa
1915 – posa della prima pietra nel 1915,in poco più di un anno si completava il presbiterio con la posa della balaustrata
1927 – ultimazione delle decorazioni della facciata
1951 – erezione in Ramera, con decreto vescovile in data 16 luglio,della parrocchia intitolata a San Michele Arcangelo e alla Beata Vergine del Carmelo, per divisione della parrocchia di Ponteranica
1952 – costruzione del campanile su progetto dell’ing. Dante Fornoni
1959 – modifiche alla facciata con l’apertura del rosone, l’individuazione di tre archi ogivali ciechi e una leggera incrostazione in arabescato orobico
1964 – collocazione della nuova bussola d’ingresso in legno per la porta maggiore
1965 – consacrazione, per mano dell’arcivescovo Clemente Gaddi, che la dedicò a S. Michele arcangelo e alla Madonna del Carmine e incluse nell’altare maggiore, qui trasportato da Abbazia, le reliquie dei santi Agapito, Clemente e Claro
1979 – ristrutturazione del presbiterio e posa di nuovo altare comunitario
1986 – tinteggiatura dei prospetti esterni
1990 – restauro della zoccolatura delle pareti interne
1990 – tinteggiatura interna
1990 – rifacimento del sagrato
1991 – posa di sette nuove vetrate istoriate realizzate da Francesco Taragni su bozzetti cartoni di Trento Longaretti
1994 – nuovo impianto elettrico
2012 – nuova tinteggiatura interna