Posta sul valico in posizione dominante, la chiesa è preceduta da un breve spazio di sagrato. Ha la facciata rivolta verso ovest protetta da tetto in legno a due falde con ampio sporto di gronda. Il portale in pietra arenaria di gusto seicentesco completo di fregio e coronamento è sormontato da cartagloria con la scritta “Mons Domus Domini 1697”. Ai lati della porta due finestre quadrate con contorno in pietra munite di inferriata di sicurezza. Sopra la porta altra finestra semicircolare con inferriata a raggera. Superato l’ingresso ci si trova di fronte all’originaria zona presbiteriale, oggi cappella, che conserva la copertura a volta a tre velette e l’altare in marmo bianco ed intarsi in marmo policromo. Dopo i lavori di ampliamento eseguiti nel 1990, la chiesa ha subito sostanziali modifiche anche nell’orientamento. Se prima dei lavori la navata si sviluppava ortogonalmente rispetto alla facciata, oggi l’aula si sviluppa parallelamente alla facciata andando con la zona presbiteriale ad occupare quegli spazi che prima erano destinati ad’abitazione. Oggi la chiesa internamente si presenta a navata unica con pianta rettangolare, senza cappelle laterali; il presbiterio più stretto della navata e sopraelevato di un gradino è concluso con abside semicircolare.
XVII – Negli scritti di Giovanni Suardi del 1853 si legge: sul colle di Piano vi era una piccola santella, nella quale era dipinta l’immagine di Maria. Nel 1690 Gianantonio Aquila, in compagnia di altra persona, vi passava dinnanzi verso un’ora di notte, e mosso da sentimento di devozione volle fermarsi a recitare qualche preghiera. Gli apparve la Beatissima Vergine e gli impose di annunziare ai capi del paese che in quel luogo Ella desiderava le fosse eretta una chiesa. Non credette il popolo alle sue parole considerandolo un venditore di falsità. Gli ricomparve Maria e gli rinnovò l’incombenza. Infine ottenne fede e nel 1695 si diede inizio alla costruzione della fabbrica.
1695 – la chiesa venne edificata tra il 1695 ed il 1697. Quest’ ultima data è riportata nella cartagloria posta sopra il portale d’accesso.
1970 – vennero effettuati lavori di risanamento alle murature della vecchia zona presbiteriale.
1988 – in questi anni la chiesa venne ampliata inglobando anche l’abitazione confinante e venne quindi cambiato l’orientamento. Inoltre vennero rifatti gli impianti elettrici e di riscaldamento. Venne conservata l’originaria zona presbiteriale.