la chiesa settecentesca domina la piccola frazione di Carosso ed è preceduta da un sagrato in selciato. La facciata è suddivisa in tre settori da lesene in muratura poggianti su basamenti e complete di capitelli sopra i quali corre un cornicione che divide la facciata in due ordini. Il settore centrale è avanzato rispetto ai laterali e ospita al centro un portale in marmo di Zandobbio sagomato, sormontato da uno sfondato in cui è raffigurata S. Margherita. Il secondo ordine prosegue a tutta altezza come il sottostante e ospita centralmente una finestra leggermente strombata. Sopra le lesene e a conclusione della facciata, vi è un coronamento ad andamento curvo costituito da una gronda sagomata in muratura. La chiesa presenta internamente un’unica navata a pianta ottagonale coperta da volta a vela; sono presenti nei lati maggiori di sinistra e destra, due cappelle dedicate rispettivamente al Martirio di S. Eurosia e al Transito di S. Giuseppe. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di un gradino ed è a pianta rettangolare delimitato da balaustra; si conclude con un coro absidato. Un ingresso posto a sinistra del presbiterio conduce alla sagrestia a pianta quadrata
1489 – la chiesa venne fondata nel 1489
1667 – nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1667 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Palazzago, sotto l’invocazione di San Giovanni Battista, figurava mercenaria dei monaci cassinesi di San Giacomo di Pontida e “nullius pebis”. Tra gli oratori presenti nei confini della parrocchia vi era anche quello erano quello di
Santa Margherita di Carosso
1754 – venne ricostruita con il contributo di tutti gli abitanti della frazione Carosso
1861 – nel 1861, la parrocchia di Palazzago è indicata come di nomina regia ed aveva come oratorio dipendente anche quello di Santa Margherita
1970 – la chiesa è sottoposta esternamente a lavori di restauro
1995 – restauro conservativo delle facciate della chiesa