posta nella piccola frazione di Rosciano, presenta una facciata semplice, liscia ed intonacata; ospita centralmente un portale in marmo di Zandobbio con gocciolatoio sormontato in alto, da un rosone chiuso. Il tetto a due spioventi con struttura in legno conclude l’edificio. Internamente si presenta con pianta rettangolare suddivisa in tre navate e due campate da colonne in stucco lucido complete di capitelli corinzi che reggono la trabeazione su cui si imposta centralmente la tazza circolare. Due volte a botte coprono invece la prima e la terza campata. Le pareti delle campate sono riccamente decorate con affreschi. Nella seconda campata sono collocati gli ingressi laterali. Sulle pareti di fondo delle navate laterali, sono presenti a sinistra e a destra due altari dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e a S. Giuseppe. Il presbiterio è rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperta da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra della navata conducono rispettivamente alla sagrestia e al campanile
1421 – in origine la contrada di Rosciano faceva parte delle terre suburbane ed ecclesiasticamente era legata alla vicinia di S. Lorenzo in città. Accogliendo il desiderio dei suoi abitanti il vescovo Francesco Aregazzi, con decreto del 1 maggio la univa a Ponteranica
1472 – viene costruita la nuova chiesa. La prima pietra viene posata il 10 gennaio. La consacrazione con il titolo del SS. Salvatore avvenne per mano del vescovo Ludovico Donato il 28 ottobre
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale, compresa nella pieve di Seriate, risultava amministrata attraverso il giuspatronato della vicinia
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 28 settembre, nella parrocchiale risultavano istituite la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, la scuola della Beata Vergine presso l’altare omonimo e la scuola della Dottrina cristiana
1788 – sul campanile vengono collocate tre nuove campane
1845 – la soffittatura lignea in travi sorrette da un arco trasversale che copriva la navata viene sostituita da voltini a botte attorno ad una tazza centrale sorretta da quattro colonne rivestite a stucco lucido
1905 – la decorazione interna viene ripresa ed integrata dal decoratore Antonio Piazzalunga
1919 – dopo lunghe contese, la circoscrizione parrocchiale di Rosciano subì modifiche nel con l’acquisizione della frazione di Costa de’ Garatti per dismembrazione della parrocchia di Ponteranica
1946 – il 24 maggio, il vescovo Adriano Bernareggi consacra l’altare maggiore riponendovi le reliquie dei santi Alessandro Adriano
1969 – su progetto dell’arch. Galmozzi viene riordinato il sagrato con l’aggiunta di una pittoresca scala di raccordo con la nuova strada sottostante
1972 – a cura dell’Amministrazione Provinciale, vengono effettuati lavori metodici di strappo e ripulitura degli affreschi del XV-XVI secolo
1983 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1988 – vengono restaurati gli affreschi esterni, posto nel portico laterale
2005 – il sagrato viene ristrutturato