l’edificio fa parte del grande complesso ecclesiale che si affaccia su Piazza Grande. Esso è formato da tre chiese con le rispettive sacrestie, depositi, sale per riunioni anticamente adibite a sede di confraternite, oltre agli alloggi per i curati e per il sacrista. Dall’una all’altra chiesa si passa praticamente senza interruzioni, in singolare successione, attraverso corridoi, saloni e sagrestie. Esternamente l’edificio presenta prospetti in mattoni di laterizio a vista. La facciata principale è suddivisa in tre settori da quattro lesene, sempre in cotto a vista, poggianti su basamento continuo in ceppo di Brembate. Le lesene terminano nella trabeazione a conclusione della facciata, quest’ultima segue l’andamento a capanna della copertura. Nel settore centrale del prospetto, più largo rispetto ai laterali, è posto il portale d’ingresso, in pietra artificiale sagomata. Il portale strombato si compone di colonne, poggianti su un alto basamento, con capitelli con foglie d’acanto che reggono archi a tutto sesto, il primo dei quali presenta terminale a capanna. La lunetta sopra il portale è stata dipinta ad opera di G. Battista Galizzi. Nella parte superiore del settore centrale è presente una finestra bifora, con archi a tutto sesto, anch’essa in pietra artificiale. Nei settori laterali del prospetto si trovano due finestre ad arco, molto alte, anch’esse in pietra artificiale sagomata. Internamente la chiesa presenta tre navate, quelle laterali più strette rispetto alla centrale, coperte con vele a crociera nervate, scaricanti su paraste e pilastri polilobati. Le navate sono suddivise in cinque campate; quelle laterali presentano due altari lignei addossati alle pareti di fondo. Questi ultimi sono stati realizzati nel 1933, su disegno del’ing. Luigi Angelini. Nella parte superiore delle specchiature delle navate laterali, centralmente, sono presenti finestre ad arco; solo sul lato destro, al centro della seconda e della quarta campata si trovano gli accessi laterali. Sulle pareti della prima campata sono appese quattro tele della confraternita del SS. Sacramento che rappresentano, in quattro momenti diversi, il miracolo eucaristico di Torino. Al centro della specchiatura di sinistra della terza campata è presente una nicchia entro cui è costudito il Santo Crocefisso, opera del Caniana. La navata centrale termina con abside poligonale coperto da catino a spicchi con lunette e nervature in rilievo. Al centro dell’abside è posizionato l’altare, costituito da un blocco di chiampo porfirico lavorato a punta, realizzato nel 1967 in occasione della ristrutturazione del presbiterio, su disegno dei progettisti Bruno Cassinelli e Andrea Costa. Anche l’ambone e la sede sono realizzati con le stesse linee stilistiche e lo stesso materiale, questa volta con finitura levigata, con l’aggiunta di elementi lignei, nello stesso periodo e su disegno degli stessi progettisti dell’altare. Sulle pareti dell’abside sono state collocate mensole in legno sulle quali sono apposte le statue raffiguranti la Madonna e Bernadette, realizzate in legno color naturale ad opera del Gritti
1906 – venne cominciata la costruzione della chiesa della B.V. di Lourdes per la congregazione delle donne su disegno dell’ing. Fornoni
1914 – l’abside della chiesa venne trasformato in una cappella a Grotta di Lourdes, ad opera di don Cesare Lozza curato di Calolziocorte
1933 – vennero realizzati, su disegno del’ing. Luigi Angelini, gli altari addossati alle pareti di fondo, a conclusione delle navate laterali
1967 – venne effettuato il restauro della chiesa a seguito del quale venne risistemato il presbiterio, rimuovendo la grotta di Lourdes, per adattarlo ai dettami della riforma liturgica su progetto di Bruno Cassinelli e Andrea Costa
2001 – venne realizzato l’impianto di illuminazione di piazza Roma, comprendente, oltre all’illuminazione degli spazi pubblici, l’illuminazione architettonica delle chiese di S. Maria Assunta e S. Giacomo apostolo, della chiesa della B. V. di Lourdes e della chiesa di S. Defendente
2003 – vennero eseguite opere relative al rifacimento dell’impianto di riscaldamento che comportarono anche modifiche alla pavimentazione della chiesa, su progetto dell’architetto Bruno Cassinelli