la chiesa parrocchiale presenta una facciata liscia, con due semplici lesene in muratura ai lati, è coperta da tetto a capanna con spioventi in legno a vista, in opera su relative mensole in legno. Al centro della facciata vi è il portale d’ingresso in ceppo sagomato completo di coronamento e ornato da due vasi finti sempre in ceppo. Una finestra semicircolare posta sopra il portale, illumina la navata. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata suddivisa da lesene e corrispondenti arcate, in quattro campate. Le prime due campate non presentano destinazioni particolari, mentre la terza campata presenta sui due lati cappelle discretamente profonde in rilievo di due gradini rispetto al piano del pavimento della navata. La cappella di sinistra è dedicata alla Madonna del Santo Rosario con altare in marmo nero intarsiato; mentre la cappella di destra è dedicata a S. Antonio di Padova completa di altare in marmo rosso venato. Entrambe le cappelle presentano un’apertura che immette rispettivamente alla scala che conduce al pulpito per la cappella di sinistra e ad un ripostiglio per la cappella di destra. La quarta campata presenta sul lato sinistro la porta dell’ingresso laterale, mentre sul lato destro una porta conduce alla sagrestia ed un’altra che funge da ingresso laterale. Sulla parete di fondo, due lesene, sorreggono l’arco di trionfo. Il presbiterio con pianta rettangolare è sopraelevato da tre gradini in marmo nero ed è coperto da volta botte e si conclude con il catino absidale a pianta semi ottagonale. Una porta sul lato sinistro del presbiterio immette direttamente nel campanile. La chiesa riceve luce oltre che dalla finestra semicircolare posta in facciata, anche da altre otto finestre poste sopra il cornicione, quattro per lato e da altre due finestre poste nel coro.
1460 – la chiesa parrocchiale di Valsecca è di fondazione piuttosto antica. Fu smembrata da S. Omofono con decreto del vescovo Giovanni Barozio attorno al 1460.
1511 – la chiesa risultava già consacrata nel 1511 dal vescovo suffragano Bartolomeo Assonica
1700 – la chiesa venne ampliata una prima volta nel 1700 e modificata nella parte absidale nel 1884
1885 – successivamente ai lavori di ampliamento la chiesa venne riconsacrata il 25 agosto 1885 dal vescovo Gaetano Camillo Guineani che le confermava l’antico titolo di S. Marco Evangelista.
1885 – il campanile fu terminato attorno al 1885. Il concerto di cinque campane, fuso nel 1820, dopo la spoliazione dell’ultima guerra venne rifuso dalla ditta Daciano Colbacchini di Padova bell’attuale concerto in “re mg.” che fun consacrato dal vescovo Giuseppe Piazzi il 13 dicembre 1953
1897 – viene ristrutturato il presbiterio ed il coro viene restaurato
1899 – la chiesa è sottoposta ad interventi di restauro
1926 – vengono rinnovate le dorature e le decorazioni sotto la direzione dell’ing. Luigi Angelini, il quale dava anche il disegno del portale in facciata eseguito in ceppo della Val Gandino nel 1928
1962 – viene rifatta la pavimentazione in marmo, inoltre viene rifatta la zoccolatura e il rivestimento del presbiterio
1971 – la chiesa viene sottoposta ad un generale lavoro di restauro, inoltre viene realizzato l’impianto di riscaldamento
1999 – vengono eseguite nuove tinteggiature sulle pareti interne della chiesa e restaurati gli antichi affreschi