Santa Maria d’Argon è la piccola chiesa di un isolato monastero sito a monte del borgo di S. Paolo d’Argon. Essa presenta una semplice facciata con un portale centrale d’ingresso in pietra rialzato di due gradini rispetto al sagrato antistante. . Ai lati del sopracitato ingresso, sono presenti entro due nicchie, statue di santi. Nella parte superiore della facciata è presente una finestra semicircolare completa contorno in pietra e di inferriata. La facciata si conclude con copertura poco sporgente a due spioventi. A sinistra della chiesa è collocato inoltre un portico rialzato di tre gradini rispetto alla strada di accesso, che conduce all’ingresso secondario e alla torre campanaria. Internamente la chiesa si presenta ad unica navata rettangolare, con due porte laterali: quella di sinistra funge da ingresso laterale con passaggio sotto il portico esterno, mentre quella di destra conduce alla cappella della Madonna e alla sagrestia; segue un piccolo transetto con pareti affrescate. Il presbiterio, sopraelevato di un gradino rispetto alla navata, presenta una pianta trilobata. Dal presbiterio due aperture immettono rispettivamente a sinistra nella torre campanaria, mentre a destra nella cappella della Madonna
XII – fu costruita l’aula, non perfettamente in asse con il sacello che diventa abside
1121 – li 22 maggio, Papa Callisto II esaudì il desiderio espresso dal priore Alberto e dai suoi monaci, di prendere il monastero e tutte le sue proprietà sotto la protezione della Sede Apostolica.
In capo all’elenco delle proprietà vi è la cappella di Santa Maria in Argon
1515 – venne innalzato il campanile, inoltre padre Antonio da Milano ampliò ulteriormente la chiesa; l’anno dopo padre Benedetto vi fece posizionare all’interno la statua della Madonna e fece fondere due campane in una
1550 – venne posato un nuovo orologio sul campanile
1556 – venne invitato l’artista Baschenis a dipingere nella chiesa le Glorie di Maria con i frati benedettini
1617 – la chiesa venne ristrutturata facendo edificare un nuovo altare con la statua scolpita della Vergine; vennero posizionati i tappeti, i candelabri in ottone e un organo. Infine venne sopraelevato e ripavimentata l’abside.
1680 – si innalzò una piccola cappella che potesse contenere una Madonna dipinta su muro protetta da infuriata
1943 – vennero effettuati lavori di restauro.
1971 – vennero effettuati lavori di rifacimento del tetto e del santuario, con la manutenzione del campanile.
2000 – la chiesa venne restaurata. Gli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia hanno messo in luce e recuperato parte delle decorazioni geometriche ad affresco, lasciate a vista nel pavimento.