preceduta da un ampio sagrato, presenta la facciata rivestita in cotto, conclusa da gronda a due spioventi rivestita in ceppo di Poltragno e si completa con due corpi laterali conclusi con gronda dello stesso tipo, ad un solo spiovente. Sono tre ingressi alla chiesa. Quello principale è in uno sfondato ad arco delimitato da contorno in ceppo. Un architrave in rilievo lo attraversa all’imposta dell’arco suddividendo così lo spazio inferiore destinato ad accogliere il serramento d’ingresso dalla lunetta. Ai lati dell’ingresso principale, i due ingressi secondari simili al centrale ma ridotti a metà nelle proporzioni. Sopra gli architravi sono collocate due sculture in bronzo a forma di pesce, simbolo dell’Eucarestia. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in tre campate da archi che sorreggono un primo tratto di volta a botte e, centralmente, la grande tazza circolare. Nella prima campata a sinistra è presente la statua di Cristo Morto, a destra è collocato un confessionale. Nella seconda campata è presente a sinistra l’altare del Transito di S. Giuseppe affiancato da un ingresso laterale e a destra l’altare della Beata Vergine del Rosario affiancato da un ingresso laterale. Nella terza campata è collocato a sinistra l’organo e a destra un vano in cui è collocato l’altare proveniente dalla vecchia chiesa. Il presbiterio, più stretto rispetto alla navata, è rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato e coperto da catino. Dal coro è possibile accedere alla sagrestia e ad un vano di deposito
1933 – viene costruita nei pressi della vecchia parrocchiale, orientata diversamente con abside a sud, su progetto dell’ingegner Dante Fornoni
1938 – venne consacrata l’otto ottobre dal vescovo Adriano Bernareggi, che incluse nell’altare maggiore le reliquie del titolare S. Pietro apostolo
1943 – viene posata la balaustra nel presbiterio in marmo arabescato orobico
1944 – per mano del vescovo Adriano Bernareggi, il 22 aprile, venne consacrato l’altare dedicato a S. Giuseppe
1946 – per mano del vescovo Adriano Bernareggi, il 29 giugno venne consacrato l’altare dedicato al S. Rosario
1967 – venne ristrutturato il presbiterio, con la posa del nuovo altare comunitario
1967 – venne eseguita la decorazione interna della chiesa ad opera del pittore Candido Baggi ed Ernesto Mazzola, sotto la sorveglianza di Trento Longaretti.
1968 – viene eseguita una nuova tinteggiatura esterna della chiesa
1994 – adeguamento dell’impianto elettrico