la chiesa presenta una facciata semplice: quattro lesene ripartiscono verticalmente la facciata in tre settori, mentre un cornicione la divide in due ordini. In entrambe gli ordini, i settori laterali sono lisci, mentre in quello centrale si aprono sotto il portale d’ingresso e sopra una finestra rettangolare. Un timpano triangolare con al centro l’affresco raffigurante S. Alessandro a cavallo, conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata suddivisa da due lesene per lato, in tre campante. Al di sopra delle lesene dotate di capitelli in stucco di stile corinzio composito, corre la trabeazione ed il cornicione su quale s’imposta la volta a botte di copertura. Tre finestre poste sul lato sinistro nella volta in corrispondenza del presbiterio e della prima e terza campata contribuiscono ad illuminare l’interno; le campate, sia a sinistra che a destra, sono occupate dalle Stazioni della Via Crucis. Nella terza campata a destra, trova posto l’ingresso laterale completo di bussola. Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata, è sopraelevato rispetto ad essa di due gradini ed è coperto da volta a botte; infine si completa in un coro absidato coperto da catino. A sinistra del presbiterio si trova un ingresso che conduce alla sagrestia
XVII – la chiesa, venne edificata, con buona probabilità di dimensioni minori, nei primi decenni del XVII secolo
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato a Sant’Alessandro nella contrada di Ronco. Il clero era costituito dal parroco beneficiato che era preposto alla cura di 204 parrocchiani, di cui comunicati 135
1779 – nella relazione fatta dal parroco di Barzesto in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 25 giugno 1779, si annotava che entro i confini della parrocchia, esisteva un oratorio nella contrada di Ronco intitolato a Sant’Alessandro. Il clero era costituito da un curato beneficiato e da altri tre sacerdoti. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 220, di cui 162 da comunione
1861 – nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, era annoverato solo un oratorio dedicato a Sant’Alessandro martire. Il clero era costituito da un parroco e da un cappellano. La parrocchia era inserita nel vicariato di Vilminore
XX – la chiesa in questo lasso di tempo è sottoposta ad alcuni interventi di restauro e manutenzione straordinaria