posta il località di rara bellezza, la piccola chiesa si presenta orientata secondo il metodo tradizionale. La facciata presenta un alto pronao in pietra arenaria lavorata a vista con bolognini ben squadrati. Sotto detto pronao è ricavata la porta con ai lati due ampie finestre munite di inferiata. Sopra questa zona in pietra, ne continua un’altra ad intonaco coperta da tetto. Oltrepassando l’ingresso si perviene al vano della chiesa che presenta due zone nettamente distinte come epoca e fattura. La prima parte è coperta da tetto a due spioventi con assito in vista sorretto da capriate. La seconda, separata dalla prima da ampia apertura ad arco, continua con copertura a volta a botte senza alcuna cornice di raccordo fra parete e volta. La parete di fondo è piana con addossato l’altare dedicato a S. Defendente. Una apertura a lato dell’altare immette nella sagrestia, la quale è illuminata da due finestre posto sul lato est. Sempre dalla chiesa, un’apertura posta a sud conduce all’abitazione attigua.
1587 – Giovanni Maria del fu Comino Negroni Foresti di Solto nel suo testamento rogato dal notaio Galeazzo Foresti lascia, tra l’altro, venti soldi imperiali per la fabbrica di San Defendente
1625 – dalla relazione dell’arciprete Lini in occasione della visita pastorale del vescovo Cornelio si legge: un’altra chiesa, o oratorio sopra un monte, lontana un miglio da Solto dedicata a S. Defendo, la quale è stata fabbricata di elemosine et legati. Non è consacrata, né vi è la pietra sacrata pure vi si celebra alcune volte la festa de Santa Croce, il suo giorno et anco per devozione de particolari. Vi è anche una casa annessa per abitazione di un eremita, con campanile et una campana.
1632 – u una tela posta sopra l’Altare di San Defendente era visibile la data 1632 con lo stemma dei conti Foresti. Raffigurava la Madonna col Bambino tra i Santi Defendente e Francesco. Purtroppo quest’opera è stata trafugata anni fa
1659 – l’oratorio di San Defendente è citato negli atti della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo come:” Santo Diffendente campestre, governata da Pietro Bergomo”
1843 – posa sul campanile di San Defendente di due campane ancora oggi esistenti.
1988 – la chiesa l’attigua casa del romito vennero completamente restaurate