Chiesa di Sant’Antonio Abate (Vedeseta)

Diocesi di Bergamo - chiesa parrocchiale - Lombardia

Vedeseta - BG - 24010

0345/47023

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1566 – in origine fungeva da parrocchiale di Vedeseta la chiesa di San Bartolomeo apostolo. Il 19 ottobre il titolo di parrocchiale passò alla nuova chiesa di Sant’Antonio abate, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Carlo Borromeo, come risultava da un atto rogato da Giovanni Pietro Scotti, notaio della curia arcivescovile di Milano
1585 – costruzione del campanile con pietre quadrate e martellate. Aveva il tetto a piramide coperto di rame
1751 – come eredità del parroco don Giovanni Piero Locatelli Pasinetto viene collocato sul campanile un orologio all’italiana, che contava le ventiquattro ore all’Ave Maria della sera
1754 – Vedeseta passa dal vicariato della Val Taleggio a quello di Primaluna
1794 – posa della prima pietra della nuova chiesa nel mese di giugno
1803 – la nuova chiesa viene aperta al culto con la benedizione del proposto di Primaluna don Carlo Crippa, pur non ancora finita
1809 – sostituzione del tetto in rame del campanile con piode. Il rame tolto viene venduto per reperire i fondi necessari per il completamento della nuova chiesa
1810 – demolizione dell’antica chiesa
1825 – sostituzione delle tre campane con un concerto di cinque
1841 – costruzione della sagrestia con la scaletta interna per raggiungere il pulpito e delle due strutture degli altari laterali
1864 – posa in opera dello zoccolatura interna in verde serpentino
1869 – sostituzione dell’orologio sul campanile
1883 – imbiancatura delle pareti e della cupola della navata
1891 – collocazione dell’altare maggiore in scagliola, le balaustre ad opera della ditta Paleni e le pavimentazioni in mattonelle a disegni geometrici del presbiterio e della sagrestia
1896 – il 22 giugno l’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari consacra la nuova chiesa con l’antico titolo di S. Antonio abate. Prescrive che il pavimento dell’intera chiesa in mattoni sia sostituito con mattonelle
1899 – rifacimento delle pavimentazioni interne
1904 – visita pastorale del cardinale Andrea Carlo Ferrari in data 14 luglio, durante la quale viene prescritto l’acquisto di una nuova statua delle Beata Vergine del Rosario scolpita, in ossequio alle nuove norme che vietano di utilizzare statue vestite
1912 – costruzione del nuovo campanile previa demolizione di quello costruito nel 1585
1977 – collocazione degli stalli del coro con i dodici Apostoli e i santi Ambrogio e Carlo, provenienti dalla chiesa di San Bartolomeo

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