posta alla confluenza di due strade ed orientata con l’abside secondo il criterio liturgico tradizionale, presenta l’ingresso principale ad ovest con contorno in pietra artificiale con coronamento sormontato da finestrella semicircolare. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con rientranze su ogni lato a modo di cappella. Lesene scanalate con base e capitello sostengono le arcate delle campate e continuano a modo di cariatidi a forma di angelo in stucco reggendo un fregio decorato con il relativo cornicione non praticabile sopra il quale si imposta la volta sotto spicchi con le relative lunette. Solo la cappella dirimpetto l’ingresso è profonda e rialzata di due gradini e funge da presbiterio con pianta quadrata e coperta da volta a crociera. Un’apertura sulla parete di destra del presbiterio immette nella sagrestia
XIV – originariamente poco più grande di una cappelletta votiva, in seguito all’ondata di peste del 1630 venne ampliata fino a diventare un vera e propria chiesa dedicata al santo protettore dei contagiati
1942 – rifacimento delle decorazioni interne