osta nel centro storico del paese, la chiesa presenta un piccolo portico aperto ad arco su tre lati rialzato di quattro gradini rispetto alla quota stradale e concluso da un cornicione curvo coperto da coppi. La facciata vera e propria presenta centralmente una finestra con architrave sagomato dotata di soglia e inferriata. Un piccolo gradino posto sotto la finestra funge da inginocchiatoio. L’ingresso alla chiesa avviene lateralmente; la navata è unica a pianta rettangolare coperta da volta ellittica con pennacchi di raccordo ai muri. Le pareti della navata ospitano a sinistra e a destra tele raffiguranti Santi, sormontate da finestre ellittiche e svasate. L’altare è posto sulla parete di fondo e nell’ancona è raffigurata la Madonna, S. Antonio e le anime purganti. Ai lati dell’altare sono collocate a sinistra e a destra due nicchie contenenti rispettivamente la statua di S. Antonio di Padova in marmo bianco e quella del S. Cuore
1630 – la cappella sorse dove un tempo vi era il cimitero di S. Maria consacrato dal Vescovo Lodovico Donato l’11 agosto 1472
1830 – nel 1830 inizia una causa tra la Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo in Zogno e il dottor Pietro Pellicioli a proposito della proprietà della cappelletta dei Mortini, ma dopo alcune perizie venne p riconosciuta alla parrocchia la proprietà da data immemorabile e con possesso ininterrotto
XX – durante il ventesimo secolo la cappella è stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria e di restauro
1937 – il Comune di Zogno chiede il nulla osta per la demolizione della cappella dei Mortini, con la motivazione di aprire un canocchiale panoramico, ma sottoposta alle autorità di Curia, lil nulla osta non veniva dato. Stessa cosa successe per una medesima domanda presentata l’anno successivo