La chiesa presenta la sua facciata a ridosso della strada comunale, sprovvista di marciapiede, crea una strettoia su di essa. Il fronte principale, rivolto verso ovest, è caratterizzato da una tessitura muraria continua in opus spicatum, con il posizionamento negli angoli di blocchi lapidei squadrati e di mattoni in laterizio, probabilmente innestati a seguito di consolidamenti strutturali. Al centro del prospetto principale si trova un portale trabeato, oggi tamponato, con sopra nicchia in muratura a tutto sesto contenete un affresco. Ai lati del portale ci sono due finestre quadrate, una per lato, contornate da profilo in pietra locale e complete di inferriata di sicurezza. Sopra il portale trova posto un piccolo rosone con contorno di mattoni pieni in laterizio ed oltre ancora, conclude il prospetto un aggetto di gronda. Ai lati della chiesa, davanti ai prospetti nord e sud vi sono due ampi spiazzi asfaltati, che anticipano le facciate coerenti con la tecnica costruttiva del prospetto principale.
Internamente la chiesa è a pianta rettangolare ad unica navata divisa in tre campate da due archi a sesto acuto. Le tre campate hanno tutte due finestre rettangolari, una per lato, poste in alto e disallineate con la mezzeria della campata, mentre nella campata centrale vi sono gli unici ingressi alla chiesa.
Il presbiterio è a pianta rettangolare ed è preceduto dal solito arco trionfale e da due gradini in pietra. Spiccano l’altare comunitario e l’ambone posti dopo il Concilio Vaticano II, mentre è assente l’alare maggiore e il tabernacolo è incassato nella parete di fondo.
XVI – eretta agli inizi del cinquecento dalla Scuola di Santa Maria, Confraternita sovrintendente alla chiesa di Santa Maria in Campis
XVI – dopo la costruzione la chiesa venne dedicata a San Bernardino, pacificatore delle antiche fazioni, divenne la sede della confraternita dei Disciplini, che vi restarono fino al 1799
1993 – restauro conservativo