circondata da prato, la chiesa presenta una facciata intonacata, suddivisa in tre settori da lesene complete di capitelli ionici che sorreggono un cornicione su cui si imposta il timpano triangolare. Nel settore centrale è posto il portale in pietra sormontato da un affresco raffigurante S. Sebastiano e sopra questo, è posta una finestra ad arco. Nel primo ed ultimo settore sono collocate due finestre, una per parte, con contorno in arenaria, complete di inferriate. A destra della chiesa si erge il campanile. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in due campate da lesene che sorreggono un cornicione su cui si imposta, nella prima campata, la volta a botte e nella seconda campata una volta ellittica. Le pareti della prima campata si presentano lisce, intonacate ed ospitano,come unico elemento di rilievo, le Stazioni della Via Crucis. Segue la seconda campata con a sinistra e a destra due ingressi che conducono rispettivamente alla sagrestia e al campanile. Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto alla navata, presenta pianta absidata ed è coperto da catino. Sulla parete di fondo, entro ancona, è posta la tela raffigurante il Martirio di S. Sebastiano
1630 – la chiesa venne costruita in seguito alla pestilenza del 1630 sul luogo dove erano stati sepolti i morti di peste
1865 – chiesa veniva definita anche “Oratorio dei Morti della peste” così come risulta dalle Visite Pastorali, come ad esempio di Mons. Luigi Speranza del 9-10 agosto 1865
1940 – le campane attuali sono della ditta Colbachini di Padova, mentre le precedenti, requisite durante il tempo di guerra, nel 1940, erano della ditta Monzini di Bergamo