La Basilica di Sant’Andrea, realizzata a partire dal 1472 su disegno di Leon Battista Alberti, è uno dei maggiori capolavori dell’architettura rinascimentale italiana. Il complesso fu eretto per volere del Marchese Ludovico Gonzaga che nel 1470 affidò all’architetto il progetto per avere uno spazio in cui molti fedeli potessero ammirare e pregare il sangue di Cristo.
804 – Venne eretta una piccola chiesa nel luogo del ritrovamento della reliquia del Sacro Sangue di Gesù portata a Mantova per volere di San Longino che aveva raccolto e conservato il terreno sporcatosi del sangue di Cristo.
1037 – Il vescovo di Mantova fondò il monastero benedettino di Sant’Andrea entro il quale si integrò la chiesetta del IX secolo.
1054 – Aumentando gli interessi dei fedeli per la reliquia si decise di costruire una cripta sotto la chiesa per la conservazione e adorazione del Sacro Sangue. Si decise inoltre di ampliare il monastero.
1057 – Per volere di Bonifacio Canossa, la moglie Beatrice fece costruire la nuova chiesa di Sant’Andrea rinnovando la precedente. Di tutte le opere architettoniche sopra citate non rimane alcuna traccia.
1472 – Per volere di Ludovico Gonzaga, Leon Battista Alberti presentò il progetto della nuova chiesa ospitante la sacra reliquia. La prima fase dei lavori si concluse con la conclusione dell’edificio fino al transetto e la maggior parte delle cappelle laterali; nonché la conclusione della facciata.
1530 – Durante la seconda fase dei lavori vengono ultimati il coro, il transetto e l’atrio laterale.
1590 – Su progetto di Antonio Maria Viani viene rifatta la cripta ospitante la reliquia.
1732 – Su progetto di Filippo Juvara e Carlo Nicolini viene costruita la cupola visibile ancora oggi.
1777 – Vengono fatti gli affreschi della cupola e dell’arcone.
1792 – Su progetto di Paolo Pozzo viene realizzato il genuflessorio ottagonale posto al di sopra dello spazio della cripta nella navata principale.
1828 – Vengono eliminati i cromatismi originali della facciata, sostituiti da intonaci chiari; vengono rifatte le paraste di sostegno dell’arco trionfale e l’arco stesso; viene sostituita la pavimentazione dell’atrio con lastre di marmo di Verona; viene rifatta la gradinata d’accesso e viene restaurato il fregio e il frontone.
2008 – l’intervento di restauro è stato finalizzato al risanamento conservativo delle modifiche cromatiche apportate tra il 1828 e il 1833.
2013 – A causa degli eventi sismici del 2012 è stato necessario intervenire per sanare molte parti gravemente danneggiate anche a livello strutturale. Il restauro ha poi portato a un nuovo impianto elettrico dotato di faretti per la valorizzazione degli interni.