La sussidiaria di Santo Spirito, nascosta tra le case di Via Vittorino da Feltre, dal XIII al XVIII secolo appartenne a diversi ordini religiosi. L’edificio venne ampliato e dotato di convento nel 1418 per iniziativa di Paola Malatesta. L’edificio si presenta a navata unica, sotto delle capriate presenta un fregio cinquecentesco con clipei raffiguranti volti dei santi francescani. L’abside rivela pure decorazioni giuliesche alle pareti e l’altare maggiore è un ampia architettura lignea barocca che incornicia un’immagine della Madonna del Buon Consiglio, di notevole pregio anche i due altari in legno, in stile cappuccino.
XIII – Documenti che testimoniano che la chiesa era già presente, fondata ad opera dell’Ordine di San Marco.
1418 – La chiesa viene ristrutturata ed annessa al Convento.
1534 – Viene sottoposta ad un restauro globale che la porta ad avere un nuova forma architettonica e decorativa.
1550 – Viene terminato il campanile.
1805 – Il complesso passa dai beni ecclesiastici ai beni demaniali dello stato.
1810 – Il complesso è ancora un bene demaniale ma viene assegnato alla Parrocchia di Sant’Egidio come sussidiaria.
1903 – La chiesa ritorna alla Diocesi di Mantova.
1980 – Restauro interno degli affreschi.