La chiesa è situata nel centro dell’abitato di Offlaga, dove un tempo vi era il castello; rialzata rispetto al piano stradale, è anticipata da un sagrato quadrangolare a cui si accede tramite alcuni gradini. Presenta una facciata a capanna, suddivisa in due registri dotati di aperture centrali, tra cui un portale inferiore ed una finestra trifora superiore, affiancate da fasciature quadrangolari in rilevato, mentre a coronamento vi è un timpano aggettante triangolare, dotato di croce metallica in sommità. L’interno è ad aula unica, interamente decorata ed affrescata, presenta delle cappelle laterali; ha copertura voltata a botte, unghiata ed affrescata, mentre il presbiterio, rialzato e quadrnagolare, è dotato di cantorie laterali, di cui quella contenente l’organo sul lato destro, ha copertura voltata a botte, e termina in un fondale absidale semicircolare, su di cui è impostata la grande soasa dell’altare maggiore. A fianco della chiesa vi è la sacrestia, alcuni locali di servizio e la cappella feriale, un tempo antica Disciplina.
XIV – Vi era anticamente una chiesa di piccole dimensioni risalente al XIII-XIV secolo, situata nei pressi dell’attuale chiesa di S. Imerio; la dedicazione a S. Imerio si attribuisce ad un miracolo fatto ad una donna bresciana nel XII secolo che poi per devozione volle costruire una cappella dedicata al Santo.
XV – La parrocchia di Offlaga viene eretta indipendente dalla pieve di Manerbio, tra il XIV ed il XV secolo; in quel tempo vi erano tre cappelle, dedicate a S. Imerio, S. Maria ( attuale S. Maria della Formica) e S. Pietro, oggi non più esistente.
XV – La primitiva parrocchia era intitolata a S. Maria, S. Pietro e S. Imerio.
XVI – La chiesa viene edificata tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo, grazie al contributo della famiglia Barbisoni.
1640 – La chiesa viene dedicata alla Natività di Maria Vergine ed a S. Pietro Apostolo grazie al contributo della famiglia Barbisoni e della comunità di Offlaga.
1651 – Viene realizzato l’altare maggiore, finanziato dal nobile Ludovico Barbisoni.
XVIII – La chiesa viene ristrutturata nel XVIII secolo per iniziativa dell’arciprete Carli.
XVIII – Viene realizzato un organo ad opera di don Cesare Bolognini.
1735 – Viene realizzata la mensa dell’altare maggiore nel 1735.
1737 – Viene realizzato l’altare delle Sante Relique.
1740 – Viene realizzata la tribuna dell’altare di S. Imerio nel 1740.
1820 – Viene restaurato l’organo ad opera di Giobatta Acerbi di Pralboino.
1880 – Viene sostituito l’organo preesitente del Bolognini e viene installato l’organo realizzato da Giovanni Tonoli, identificato con n. Opus 84.
XX – Viene restaurato l’apparato decorativo della chiesa ad opera di Giuseppe Trainini.
1902 – Viene rifatta la pavimentazione della chiesa.
1902 – Vengono rifatte le coperture del tetto della torre con croce a vela.
1903 – Viene restaurato l’altare maggiore in omaggio al Cristo Redentore, per interessamento della Scuola del Santissimo Sacramento.
1908 – Viene realizzato l’apparato decorativo della volta ad opera del pittore bergamasco Giovanni Battista Gallizzi.
1908 – Viene restaurato ed in parte ammodernato l’organo ad opera di Diego Porro.
1913 – La chiesa viene consacrata da Vescovo mons. Giacinto Gaggia nel 1913.
1930 – L’organo viene restaurato ad opera di Andrea Nicolini di Crema; in quest’occasione viene introdotto il secondo organo e viene installato il registro a pomelli, sostituendo quello a manette.
2008 – L’organo viene restaurato ad opera di Foiadelli.
1747 – Viene costruita la torre del campanile tr ail 1747 ed il 1748, orientata in modo da segnalare ai suoi angoli i quattro punti cardinali.