La chiesa della Natività di San Giovanni si trova nel centro abitato di Calvisano, nella Bassa Occidentale bresciana. Il bene è collocato nelle adiacenze della chiesa parrocchiale San Silvestro Papa. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato a sud. La facciata è a registro unico a doppio spiovente. In mezzeria, il portale lapideo di accesso è composto da due stipiti e trabeazione. Ai lati, due finestre verticali, insieme alle aperture presenti nella zona presbiterale, consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile di pertinenza si trova nella parte nord ovest del fabbricato. L’interno, avente superfici ornate con pitture ad affresco, è ad aula unica, con navata a pianta rettangolare a tetto a capanna. La copertura presenta un’orditura lignea composta da tre travi poggianti sui muri perimetrali e sull’arco trionfale e dei travetti a vista. Un cornicione leggermente aggettante e delle lesene composite percorrono parte dell’aula e il presbiterio, e segna il punto di innesto della copertura a volta a vela di questo ultimo.
XIII – Il 31 marzo 1234 Lefrandino Brozio dona ai Frati Predicatori, con proprio testamento, le vigne da lui possedute a Calvisano; si crea la comunità di Pinzochere. Ad essa si deve l’erezione dell’antico xenodochio di San Pietro Martire. In esso, e poi in Santa Maria della Rosa. Vi restarono fino agli inizi del 1500 come viene testimoniato da alcune riproduzioni ad affresco presenti nella stessa Santa Maria della Rosa. I domenicani, per evitare fraintendimenti determinati dal fatto che le comunità sopraddette erano laiche, le allontanarono. I Disciplini eressero quindi la chiesetta di San Giovanni accanto alla parrocchiale, testimoniata come operante sin dal 1564.
XVIII – Agli inizi del 1700 la chiesa venne ampliata. I Disciplini acquisirono e misero in essere anche un annesso sito ad uso della confraternita.
XVIII – Nel 1797 la Confraternita della Disciplina venne soppressa dal Governo Provvisorio. Fino alla metà del XIX secolo, la chiesa continuò ad essere utilizzata per il catechismo degli adulti maschi e quale sede della confraternita del Santissimo Sacramento. Gli ambienti accanto alla chiesa, nel corso XIX e XX secolo, andarono ad essere utilizzati ad uso residenziale. La chiesa fu utilizzata quale granaio, pollaio, deposito di camion, ambiente di lavoro di una ditta di cucitura di impermeabili. Nel tempo vennero venduti, o andarono persi, arredi e suppellettili vari.
XX – Dal 1978 sono stati avviati gli interventi per il recupero degli ambienti e del patrimonio iconico presente. In tale data si rifecero solette e tetto e si consolidò il campanile di cui la chiesa è dotata. Nel 1981 la chiesa è stata benedetta e riconsacrata.
XX – Nel 1995 sono stati eseguiti lavori per il rifacimento del manto di copertura.
XXI – Negli anni 2000 sono stati eseguiti interventi per il restauro delle superfici interne ed esterne e per la sostituzione della pavimentazione, su progetto dello studio Barba di Calvisano.