La chiesa di Santa Maria delle Bradelle si trova a est dal centro abitato di Calvisano, nella Bassa Occidentale bresciana. Il bene è collocato nelle adiacenze del cimitero comunale. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato a ovest. La facciata è a registro unico a doppio spiovente. Presenta un portichetto antistante che divide il prospetto in due zone: quella inferiore alloggia il portale di accesso e due finestre laterali, tutte aventi arco a tutto sesto; quella superiore contiene cornicione marcapiano spezzato dall’obló collocato nel punto medio. Ulteriori aperture situate sui muri longitudinali e la zona presbiterale consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile, in muratura portante, si trova sul lato sud ed è stato inglobato da una struttura edificata in epoca diversa. L’interno, a navata unica, presenta epigrafi commemorativi lungo le pareti dell’aula. La copertura è in orditura lignea e tavelle in cotto.
XI – Santa Maria delle Bradelle nasce come chiesa longobarda, per uno degli antichi siti residenziali di Calvisano. Nei pressi è testimoniata la necropoli longobarda di “Mercadèi” (VII secolo d.C.). Possedeva un beneficio per il sostentamento del sacerdote, aggregato a quello della Parrocchiale quando fu edificata nel nuovo castrum di Calvisano. Nel 1388 fra’ Angelo Schena, eremita, la volle restaurare. Nel 1556 la chiesa versa in stato di abbandono (curato Giulio Schilini). San Carlo borromeo ne diede conto negli atti della sua Visita Apostolica.
XVII – Il 22 agosto 1606 la chiesa, ristrutturata e risistemata, acquisisce l’affresco di una Madonna con Bimbo, su muratura, da altra chiesetta della campagna. L’opera è ancora presente sull’altare maggiore della chiesa medesima. Nel 1683 appare per la prima volta il titolo della Natività di Maria, come dedicazione della chiesa, e quello di San Antonio da Padova per uno degli altari laterali.
XX – L’1 novembre 1909 la chiesa diventa memoriale dei caduti della prima guerra mondiale. Questo riconoscimento fu esteso anche ai caduti della seconda guerra mondiale, nella seconda metà del XX secolo.
XX – Tra il 1990 e il 1991 sono stati eseguiti interventi per il restauro delle tele, di San Carlo Borromeo e San Antonio da Padova, e degli affreschi della chiesetta posti nell’altare maggiore e nel fianco sinistro.
XX – Tra il 2005 e il 2015 sono stati eseguiti interventi a cura dello studio Barba di Calvisano: consolidamento strutturale della chiesa e del campanile, restauro delle superfici della facciata, sistemazione della pavimentazione, restauro del portichetto antistante.