Chiesa di San Giovanni Battista (Carpenedolo)

Diocesi di Brescia - chiesa parrocchiale - Lombardia

Carpenedolo - Via Ventura 1 - BS - 25013

030/969095

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XVI – La chiesa di San Giovanni Battista, precedentemente all’attuale, aveva degli altari elencati dalle visite pastorali avvenute a Carpenedolo tra il 1541 ed il 1684.
XVII – Il 25 marzo 1693 la Vicinia di Carpenedolo decise, con 223 voti a favore e 5 contrari, di costruire la nuova chiesa sul posto della vecchia. Si pose subito mano all’opera, su disegno del capomastro Giacomo Mirani, e l’1 aprile 1693 l’arciprete Francesco Zoni benedisse e pose la prima pietra della nuova parrocchiale.
XVIII – Nel 1704 il vescovo Marco Dolfin ordinò di costruire la sagrestia entro un anno. Nella visita pastorale del 13 aprile 1722, di Gianfranco Barbarigo, si registra la sua esistenza.
XVIII – Il senato veneto concesse l’autorizzazione per l’ampliamento della fabbrica il 12 dicembre 1761 e l’ampliamento avvenne nel 1783.

XVIII – Tra il 1749 ed il 1753 si eseguirono diverse opere di completamento della chiesa: il pulpito (1749); il portale d’ingresso (1750); il pavimento (1750); il baldacchino sopra l’altare maggiore (1751); la cornice a stucchi della controfacciata (1753).
XVIII – Il consiglio generale del 21 luglio 1720 prese in esame lo stato precario del campanile cinquecentesco e ne deliberò la demolizione.
XVIII – Nella prima metà del ‘700 furono eseguiti dei lavori per la costruzione del campanile, su progetto del architetto Paolo Soratini.
XIX – Costruzione dei grandi altari del Santo Sacramento e del Santo Rosario, nel 1820 ca.
XIX – Il 25 gennaio 1854 venne fatto il collaudo dell’organo, dalla famiglia di fabbricatori Serassi, ad opera di Luigi Tosi, frate Davide da Bergamo e Vincenzo Antonio Petrali di Crema.
XX – Il 20 gennaio 1902 un decreto ministeriale autorizzò i lavori della nuova facciata. Il 9 marzo 1902 la fabbriceria deliberò la costruzione della nuova facciata su progetto di Luigi Tombola. i lavori iniziarono il 2 aprile 1902 e terminarono il 30 maggio 1903.
XX – La facciata ultimata nel 1903 manifestò sin da subito problemi di spostamento del frontone e di infiltrazioni da acque piovane. I lavori di consolidamento strutturale della stessa furono eseguiti tra il 1908 ed il 1909, su progetto degli ingegneri Mazzocchi e Treccani.
XX – Nel 1933, anno del giubileo della Redenzione, si eseguirono dei lavori per l’abbassamento del frontone della facciata.
XXI – Interventi di consolidamento strutturale e restauro dopo il sisma di Salò del 2005.

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