La chiesa sorge su un terrapieno in posizione prominente sopra la piana di Edolo e a ridosso dell’antico centro abitato di Mù. Il presbiterio è orientato a sud-est. Il volume della chiesa è composto dall’alta navata centrale affiancata dalle due navate laterali e dal presbiterio, dell’altezza della navata centrale e sormontato da una cupola con copertura di rame e lanterna con guglia di rame a cipolla. La facciata tripartita da lesene in tonalite a due ordini, presenta un portale in arenaria e marmi, rinascimentale e un finestrone tripartito. L’interno ha tre navate con quattro cappelle per lato e quattro campate, la navata centrale è coperta a botte come il presbiterio, sul quale si apre anche la cupola impostata su pinnacchi.
IX – La chiesa sorge sulla precedente antica pieve di Mù, risalente ai sec. VIII- IX
XVI – Lo storico don A. Sina suppone una nuova ricostruzione intorno al 1540-1550 quando Paolo da Caylina ne affresca il presbiterio. Il portale rinascimentale dell’attuale chiesa potrebbe risalire a questo intervento.
XVII – ristrutturazione complessiva con rifacimenti effettuati tra il 1635 e il 1652 che portano alla forma attuale.
1652 – La nuova chiesa viene consacrata il 18 giugno del 1652
1682 – nel 1682 viene fabbricata la sagrestia
XVIII – Nel 1751 ebbe inizio la fabbrica del campanile affidata al capomastro Girolamo Cattaneo di Canè ed in seguto all’allievo
milanese Felice Dallio che terminò il manufatto nel 1763
1718 – Nel 1718 viene ampliato il coro e innalzata la cupola
1749 – Nel 1749 viene eretto l’altare maggiore eseguito dai marmisti di Rezzato e consacrato nel 1777 da vescovo
Nanni.
1892 – l’arciprete Camadini nel 1892 provvede a far innalzare la navata
centrale ed a far aprire quattro finestroni per lato.
1898 – Nuovo concerto di otto campane, in sibemolle maggiore, Giorgio Pruneri, benedetto il 26 Novembre 1898 e subito acclamato come il miglior concerto della valle.
XX – Antonio Zambonardi promuove la decorazione e la dipintura della chiesa eseguite fra il 1928 ed il 1935 da Giuseppe e
vittorio Tranini
1944 – Nel 1944 viene rimaneggiata la facciata, vengono eseguite le lesene di granito, le due cuspidi laterali e aggiunti gli
zoccoli di granito; vengono inoltre prolungati ai due lati i cornicioni che esistevano solo al centro.