La chies aparrocchiale di Gardone Val Trompia, per talune soluzioni ed elementi architettonici adottati nella costruzione del tempio, si attribuiscono contribuiti di artisti quali il Bagnatore ed il Todeschini, due fra gli architetti più celebrati del Bresciano. Nella facciata piuttosto piatta, si distinguono tuttavia paraste e riquadri avvicinabili al gusto del Bagnatore. Sopra il frontone triangolare che sovrasta la bussola settecentesca, un oculo rotondo è fiancheggiato da due nicchie vuote sopra le quali il frontone è raccordato con la zona inferiore da una voluta. Il campanile originariamente in pietra a vista, s’innesta sul lato destro della facciata, accentuandone l’asimmetria.
L’interno è diviso in tre navate da due ordini di pilastri a sezione cruciforme sui quali poggiano archi a tutto sesto. La navata centrale presenta una volta a botte e quelle laterali sono coperte da volte a crociera. Un piccolo transetto che attraversa le navate all’altezza del presbiterio, determina la pianta a croce latina dell’edificio. Il presbiterio è sormontato da una cupola semisferica che si raccorda alla pianta quadrata per mezzo di quattro pennacchi e presenta fondale absidale piano su di cui è innestata la soasa dell’atare maggiore. A fianco dela chiesa si trovano la sacrestia ed alcuni locali di servizio, mentre in facciata il campanile.
XV – Vi era anticamente una chiesa di dimensioni minori, demolita durante la fase di costruzione dell’attuale chiesa.
XVI – L’attuale edificio sacro viene costruito alla fine del Cinquecento, con il definitivo distacco dalla pieve di Inzino.
1605 – I lavori terminarono agli inizi del Seicento.
1606 – La chiesa fu consacrata il 14 aprile 1606.
1924 – Viene realizzato l’apparato decorativo ad opera di Eliodoro Coccoli che tra il 1924 ed il 1930.
1939 – Tra il 1939 ed il 1945 si aprirono le cappelle delle Madonna e di S. Giuseppe.
1966 – La chiesa viene interamente restaurata.