La chiesa di Santa Maria delle Santissime Croci si trova all’estremità occidentale centro abitato di Gerolanuova, frazione del comune di Pompiano, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare orientato verso est, si erge sopra un lieve rialzo di terreno. La facciata, avente registro unico interamente intonacato e con sommità a doppio spiovente, presenta portone ligneo di accesso all’aula privo di portale. Il prospetto laterale alloggia un secondo ingresso e una finestra rettangolare che consente l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito de da lesene. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto della copertura, a capanna con orditura lignea decorata, dell’aula. Un secondo cornicione percorre il perimetro interno dell’area presbiterale e demarca l’imposta della volta a botte riccamente ornata.
XVI – Negli atti della visita pastorale (1565-1567) il vescovo Domenico Bollani descrive l’antica chiesetta come un oratorio angusto e disadorno.
XVII – Nel 1616 la chiesa è stata riedificata. L’affresco raffigurante la Beata Vergine con il Bambino, di fattura quattrocentesca, fu tolto alla chiesa antica e posizionato nella zona presbiterale della nuova fabbrica. Un’iscrizione collocata nella parte esterna dell’abside da dettagli di questa notizia: “ADI 8 MARSO POrtada la MADONNA IN CORO 1616”. Gli stucchi interni sono probabilmente coevi alla riedificazione del Santuario.
XVII – Il campanile fu probabilmente costruito assieme alla chiesa nel XVII secolo.
XX – Intorno al 1922, essendo parroco don Carlo Rodella, sono stati eseguiti lavori per il restauro della chiesa. Una scritta nella controfacciata in corrispondenza del portale, recita: “INCOLUMI REDUCI DELL’EPICA GUERRA RICONOSCENTI A MARIA PROTEGGITRICE ABBELLITO RIDIEDERO QUESTO ORATORIO / ANNO 1922”.
XX – Nel 1954, dopo il cedimento del terrapieno, furono eseguiti lavori, sotto la guida del parroco don Sigfrido Averoldi e con il concorso della popolazione e del conte Giacomo Feltrinelli, per il consolidamento del terreno e la sistemazione del sagrato.
XX – Verso il 1987 sono stati eseguiti lavori negli interni tra cui il restauro l’affresco della beata Vergine con il Bambino e il rivestimento con foglie d’oro degli stucchi dell’area presbiterale.
XX – Verso la fine del XX secolo sono stati eseguiti lavori per il restauro del tetto della chiesa.