La Val Trompia aveva tre pievi, Concesio, Inzino e Bovegno; dalla pieve di Inzino comprendeva il territorio da Pregno a Brozzo con le vallette laterali di Lumezzane, Gombio e Lodrino.
L’ingresso principale è preceduto da un portico rinascimentale formato da tre archi a pieno centro poggianti su esili colonne di marmo bianco affiancato da dei corpi pieni simmetrici rispetto all’asse centrale, con, disposte nella parte alta, delle finestre quadrate. Sopra il portale centrale, una lunetta presenta al centro la SS. Trinità ed ai lati l’Annunciazione. Ancora leggibile una grandiosa riproduzione di S. Cristoforo che, secondo la tradizione, doveva preservare dalla cattiva morte nell’arco della giornata tutti quanti, il mattino, lo vedessero e pregassero. Gli affreschi sono attribuiti a Floriano Ferramola.
Nella parte alta della facciata la chiesa si presenta a capanna, semplicemente intonacata, con al centro tracce di una grande finestra rettangolare, mentr ea coronamento vi è un timpano aggettante.
L’interno a tre navate, con la centrale alquanto più larga che è divisa dalle laterali per mezzo di pilastri cruciformi costituiti da lesene, con archi a pieno centro. Su ciascuna della navatelle laterali si aprono delle cappelle.
I muri laterali della chiesa presentano delle piccole finestre romaniche, mentre nella parte superiore, sonopresenti delle aperture quadrangolari del XVI secolo.
Il presbiterio, si presenta rialzato e quadrangolare, dotato di coro ligneo ed apbside piana, sulla quale è posta la soasa dell’altare maggiore. Lasciato il presbiterio sulla parete di testa della navatella sinistra, si osserva l’affresco di San Giorgio in lotta con il drago che tipologiacamente si vuole avvicinabile al gotico. Interessante il frammento d’affresco raffigurante la scena della Crocifissione nella Cappella del Corpo di Cristo, già dell’omonima Scuola, assegnabile al sec. XV, epoca alla quale possono farsi risalire anche altri minori dipinti presenti in questa cappella, compresa una Madonna con S. Giovanni Battista datata 1478. Molto modesto un S. Giovanni Battista posto sopra il confessionale che si colloca alla sinistra rispetto all’ingresso principale. A fianco della chiesa è situata la sacrestia, il campanile ed alcuni locali di servizio.
V – La chiesa presenta tracce di una pavimentazione risalente al V-VI secolo.
XI – Anticamente esisteva un pieve dedicata a S. Giorgio risalente al XI secolo; sono presenti ad ogni modo, tracce di un edifcio di culto preesistenti.
XII – Il campanile, di massiccia costruzione, è poggiato su base molto antica risalente ad almeno il XII secolo.
1543 – La chiesa viene completamente restaurata, assumendo la conformazione attuale.
XVIII – Viene realizzata la cupola nel presbiterio.
1757 – Nelle cronache del tempo il campanile viene innalzato, ed erano già sul luogo diversi materiali per la costruzione, ma parte di questi furono usati durante la tremenda alluvione del 31 agosto 1757, per riparare case civili.
XX – Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del Novecento vengono restaurate diverse tele ed affreschi all’interno della chiesa.
1913 – La chiesa viene completamente ristrutturata ad opera di Giuseppe Trainini.
1929 – Nel 1929 la sagrestia, restaurata, è decorata da Andrea Riardi.
1982 – Nel 1982 Romeo Seccamani restaura i medaglioni a fresco dei misteri del Rosario all’omonimo altare già della Concezione.
XXI – La chiesa è stata restaurata nei primi anni del Duemila.