La chiesa di piccole dimensioni è inserita nell’ambito di una tipica cascina lombarda. Si presenta ad aula unica di impianto rettangolare. La facciata a capanna è priva di qualsiasi elemento decorativo è intonacata, non dipinta. Si contraddistingue solo per una piatta cornice che segue il profilo della facciata e per una finestra tappata centrale sopra il portone di ingresso. La copertura dell’aula è in legno dipinto a cassettoni, mentre il presbiterio introdotto da un arcone con ghiera a mattoni a vista, è coperto da una volta a crociera affrescata. All’interno esiste un vano sul lato sinistro dell’ingresso aggiunto in un secondo tempo alla chiesa che ospita il fonte battesimale. sempre a sinistra di fianco al presbiterio troviamo una cappella coperta da una volta a crociera affrescata.
1460 – Tra le fonti edite di carattere generale, é citata per la prima volta negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis, in cui era inserita nella circoscrizione plebana di Trivolzio e successivamente negli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando risultava compresa nel vicariato di Mirabello.
1465 – I possedimenti dell’Abbazia di San Lanfranco in quel di Trovo erano moltissimi tra cui Papiago, poco prima che l’Abbazia fosse data in “commenda” era abate di San Lanfranco, Luca Zanacchi. Proprio a lui si deve la costruzione nel 1465 della chiesa parrocchiale di Papiago, come testimonia una lapide in cotto, già murata all’esterno del campanile ed attualmente posta sulla parete di destra all’interno della chiesa stessa.
1986 – In base al decreto 9 luglio 1986 del vescovo Giovanni Volta la parrocchia di Papiago è stata unita alla parrocchia di Trovo.