La chiesa parrocchiale di S. Vincenzo si trova fuori dall’abitato di Gravedona nei pressi del lago, a fianco della chiesa di S. Maria del Tiglio, e venne eretta in forme romaniche nell’XI secolo, ove sorgeva un edificio di culto più antico (come sembra testimoniare il ritrovamento di due are pagane di epoca romana), a cui faceva da battistero il vicino S. Giovanni, poi divenuto S. Maria del Tiglio. Della fabbrica romanica a tre navate, risalente alla seconda metà dell’XI secolo, sopravvivono, profondamente interrate, parti delle murature esterne e delle absidi.
La cripta, dedicata a S. Antonio, potrebbe essere l’originaria zona presbiteriale, poi innalzata per le frequenti inondazioni lacuali, come notava anche il Vescovo Feliciano Ninguarda nel 1593. Il tradizionale culto a S. Antonio è testimoniato dai lacerti di affreschi sull’emiciclo absidale, per uno dei quali è stata recuperata un’iscrizione con la data 1304.
La chiesa venne globalmente ristrutturata a partire dal 1600 e nel 1726 venne eretto il portico in facciata a due ali che ingloba i due oratori di S. Michele, per la Confraternita del SS. Sacramento, e quello di S. Marta, sopra cui è tradizione fosse il “lazzaretto”, un locale che ospitava gli appestati. Il sagrato è completato da un oratorio settecentesco della Buona Morte che si affaccia sul lato aperto del portico. All’interno la chiesa è ricca di arredi e dipinti, spesso inseriti entro imponenti ancone marmoree settecentesche.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Gravedona)
Chiesa di San Fedele (Laghetto, Colico)
Chiesa di San Martino (Montemezzo)
Santuario della Madonna delle Lacrime (Frazione Lezzeno Bellano)
Chiesa di Santa Marta (Bellano)