La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta è una delle principali testimonianze dell’arte barocca in Valchiavenna. All’intero sono visibili ricche decorazioni con stucchi, affreschi, intagli lignei e tele di pregevole fattura.
Nel presbiterio si trova un interessante ciclo di storie della Vergine. A Giovanni Battista e a Gian Paolo Recchi e alla loro bottega sono attribuiti sia le telette delle lesene dell’arco trionfante sia gli affreschi. Le tele delle pareti sono opera di un pittore francese dell’ambito di Simon Vouet. Esse, come gli affreschi e l’altare marmoreo, furono realizzate con le offerte del piurasco Marcantonio Lumaga, che fu un abile banchiere e mercante di seta a Venezia, Roma, Genova, Norimberga, Lione, Parigi e Milano.
Il tabernacolo ligneo posto sull’altare maggiore fu realizzato da Alfonso Pino di Bellagio (1690), mentre gli stalli capitolari intagliati (1693) e il doppio confessionale in noce con formelle e statuine (1696) sono del suo conterraneo Giovanni Albiolo.
La chiesa di Prosto, con il vicino palazzo dell’Hospitale dei poveri e palazzo Vertemate, è uno dei pochi edifici di interesse artistico risparmiati dalla frana del 1618 che seppellì quasi interamente il ricco borgo di Piuro, che sorgeva presso l’attuale frazione di Borgonuovo.
La chiesa si trova sulla riva sinistra del fiume Mera, lungo la passeggiata ciclo pedonale che collega Chiavenna a Villa di Chiavenna.
1605 – La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta fu costruita a partire dall’anno 1605. Dai documenti conservati in archivio, l’inizio della costruzione risale presumibilmente al mese di luglio 1605, come attestano i registri dei conti relativi a offerte promosse per finanziare la costruzione della chiesa.
L’edificio, inizialmente molto semplice, nel 1609 risulta dotato di una sacrestia e di un campanile con una campana. La chiesa venne ultimata negli anni immediatamente prossimi alla frana che colpì Piuro nel 1618.
1628 – Il 18 giugno 1628 venne consacrata solennemente dal Vescovo di Como Lazzaro Carafino.
1695 – Negli anni 1695-1696 furono eseguiti vari lavori di miglioria nella sacrestia a sinistra del presbiterio: fu rifatto il pavimento “con pietre piccate” e fu aggiustato il lavamani tuttora esistente.
1902 – Nei primi anni del ‘900, data l’esigenza di ampliare lo spazio interno della chiesa, venne avviato un progetto di ampliamento. I lavori vennero compiuti tra il 1902 e il 1903.
Innanzitutto fu eliminata la facciata precedente, con gronda sporgente a capanna, con una porta ad arco sormontata da una finestra circolare (o rosone), a sua volta affiancata da altre due rettangolari e simmetriche; sopra l’ingresso si trovava un’iscrizione a ricordo della consacrazione del 1628.
Si allungò quindi la navata centrale di un metro realizzando una nuova facciata e, per darle maggiore slancio rispetto all’alto campanile, vi si collocarono sopra le statue dell’Assunta tra quelle dei santi Giovanni Battista e Agostino. A questo intervento risalgono anche le decorazioni a graffito con greche di tipo geometrico alternate a motivi floreali. All’interno, in controfacciata, fu costruita una balconata per trasportarvi l’organo dalla collocazione originaria, di fronte al pulpito.
1915 – Nel 1915 fu rimossa dall’altare maggiore la pala dell’Assunta, sostituita con l’attuale statua in legno scolpito e dipinto con lo stesso soggetto.
1922 – Nel 1922 si realizzò il rivestimento in marmo della mensa dell’altare.
1922 – Nel 1922 il pavimento originario del presbiterio, in marmi rossi e neri, fu rifatto con piastrelle di cemento.
1941 – Nel 1941 fu rimosso dall’altare maggiore il tabernacolo in legno, sostituito con uno in marmo.
1963 – Nel 1963 prende il via una vasta campagna di restauri riguardante la chiesa, la cappella di S. Cassiano, le sacrestie ed il campanile.
Durante tali lavori fu realizzato ex novo l’orologio che si sviluppa sui prospetti nord, est ed ovest e venne effettuato il rifacimento della copertura con la realizzazione del sottogronda in calcestruzzo.
1984 – Le piastrelle di cemento del pavimento del presbiterio furono sostituite nel 1984 con lastre di beola verde della Valmalenco.
2013 – Il 22 aprile 2013 sono iniziati i lavori di restauro, consistenti nel consolidamento delle facciate, del manto di copertura e del campanile.
Tali lavori sono terminati il 15 novembre 2013.