La chiesa è preceduta da un ampio sagrato pavimentato. La facciata è costituita da un solo settore delimitato alle estremità da due lesene poggianti su alto basamento che si innalzano fino a sorreggere una trabeazione conclusa da timpano triangolare completo di cornici e sagomature. Il portale è in arenaria con architrave sormontato da coronamento e gocciolatoio. Sopra il portale vi è una finestra rettangolare.
L’interno è a unica navata a pianta rettangolare, smussata agli angoli e suddivisa in tre campate da lesene con capitelli ionici, prive di base e poggianti sopra un’alta zoccolatura marmorea grigia priva di modanature, e sorreggono la volta a tutto sesto.
Nella prima campata a destra vi è ingresso laterale. La seconda campata, più ampia, ospita a destra la cappella dedicata alla Madonna, dotata di altare in marmo; a sinistra è presente l’ organo. Nella terza campata a sinistra è presente un ingresso secondario. Nelle strombature della navata verso il presbiterio sono presenti a destra un ingresso che conduce alla sagrestia mentre a sinistra un ingresso che immette al campanile. Il presbiterio, a pianta rettangolare, è rialzato di due gradini rispetto alla navata ed è delimitato da due tratti di balaustra in marmo bianco e rosso; esso è coperto da volta. Il coro è coperto da catino absidale.
1081 – si verificò il passaggio della parrocchia dalla vicaria di Sorisole a quella di Alzano
1260 – in una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede, risultava censita una “ecclesia” dedicata a San Lorenzo tra le chiese dipendenti dal primiceriato di Seriate
1304 – un ulteriore menzione della chiesa di Redona si ha nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco.
1360 – successiva attestazione si trova in una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale (“nota ecclesiarum”) delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte si ricava che nella chiesa di Redona, dipendente dal primiceriato di Seriate, erano censiti due benefici.
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 19 settembre, la chiesa di Redona risultava compresa nella pieve di Seriate. Presso la parrocchiale erano eretti la scuola della Dottrina cristiana, la scuola del Santissimo Sacramento, la scuola di Santa Maria. La comunità contava 450 anime, di cui 220 di comunione.
1658 – in occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, la parrocchiale di Redona risultava di giuspatronato della vicinia.
In essa erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, dei Disciplini e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso il luogo pio della Misericordia. La comunità era retta a quest’epoca da un parroco, il cui reddito ammontava a 60 scudi, affiancato da un sacerdote.
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, risultavano essere erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Concezione, e la confraternita dei disciplini di Santa Maria Maddalena.
1781 – in occasione della visita pastorale del vescovo Giovanni Paolo Dolfin, avvenuta il 25 settembre, risulta avere la scuola del Santissimo Sacramento, la scuola del Rosario, la confraternita di Santa Maria Maddalena, presso l’altare di San Pantaleone martire.
1859 – la comunità di Redona venne definitivamente aggregata alla vicaria urbana; la parrocchia XV di “San Lorenzo” in Redona risultava censita come “parrocchia del circondario esterno”. A quest’epoca la comunità contava 1100 anime, ed era retta da un parroco, tre cappellani e da un coadiutore.
1963 – con decreto 11 febbraio del vescovo Piazzi, parte della parrocchia di Redona venne smembrata per la creazione della parrocchia di San Francesco d’Assisi “in via delle Valli”.
La comunità di Redona rimase compresa entro la circoscrizione delle parrocchie suburbane fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi.
1979 – rifacimento degli intonaci esterni della chiesa
2006 – ripristino delle tinte dell’aula, delle cappelle laterali e del presbiterio