lla chiesa si accede superando il ponte che collega palazzo Piazzi alla torre giovannea. L’enorme blocco dei volumi esterni impostato su ampi archi ribassati appare austero per l’integrale incrostazione di granito grigio di Baveno che si estende uniforme dai pilastri angolari alla sommità rigidamente orizzontale. Le grandi vetrate in facciata sono protette da un diaframma in granito rosso di Svezia. Le scalee a cascata che fiancheggiano e avvolgono la chiesa, oltre ad un sicuro effetto scenografico, determinano con gli edifici circostanti un notevole effetto urbanistico. Sopra la chiesa una vasta terrazza cortile per la ricreazione degli studenti del seminario.
Internamente si presenta a navata unica con una pianta centrale a croce greca della dimensione di m 40×40 si erge la chiesa con una altezza di m 10. La forma del presbiterio è semicircolare, con una ampiezza di m 22, elevato dall’aula di quattro gradini. L’altare maggiore è si erge su di un gradino; nel coro trovano posto 21 stalli, sovrastati dalla composizione lignea con il crocifisso su tavole dell’artista Erminio Maffioletti; due amboni laterali all’altare, distanti da esso, completano la distribuzione degli arredi liturgici. A sinistra del presbiterio, alla stessa altezza dall’aula, in una cappella laterale, è posto l’altare del Santissimo con il tabernacolo di Papa Giovanni; non distante l’organo, che era della chiesa di S.Giovanni, mentre a sinistra trova posto l’altare dedicato alla Madonna. A un piano intermedio sono disposti i matronei, accessibili dal piano alto del seminario. opalini nella parte sottostante e lucidi sopra; l’apporto di illuminazione nelle ore serali è gestito invece dall’unico gruppo di fari posto in alto, al centro dell’aula, su una ruota
1966 – in occasione della completa ristrutturazione ed ampliamento del seminario viene costruita la nuova chiesa ipogea