La Cattedrale è la chiesa principale della diocesi di Crema. Tra il 2010 e il 2012 ha subito un restauro conservativo, che ha portato alla definitiva sistemazione del presbiterio. Il sito su cui sorge è di grande valore storico: dopo la piccola chiesa di S. Maria della Mosa, nella seconda metà del XI secolo fu edificato un duomo in stile basilicale, distrutto da Federico Barbarossa durante la conquista di Crema nel 1160 e successivamente ricostruito tra il 1185 e il 1341 in stile cistercense. Nei decenni seguenti, le pareti e i pilastri furono decorati con affreschi votivi, di cui oggi restano solo frammenti. L’interno subì un importante processo di barocchizzazione tra il 1776 e il 1780, restaurato poi negli anni 1952-59 con un imponente intervento.
Costruita in cotto delle terre padane, la facciata della Cattedrale è slanciata e presenta una forma “a vento”, terminando con un frontone a capanna e una galleria. Il portale è arricchito da un grande lunettone, probabilmente appartenente al duomo precedente, con le statue della Madonna con Bambino, San Pantaleone e San Giovanni Battista. Nell’architrave sono scolpiti cinque plutei con volti enigmatici, con al centro l’Agnello pasquale. Sopra il portale, affiancato da due bifore strombate, si trova un bellissimo rosone in marmo di Candoglia e due splendide finestre che si aprono verso il cielo. Il campanile fu costruito tra il XIII e il XIV secolo e la sua lanterna ottagonale, terminante a cono, è di grande bellezza.
L’interno della cattedrale è a tre navate, suddivise in cinque campate (quella centrale è più slanciata rispetto alle laterali), con una parte absidale a terminazione piatta, come da tradizione cistercense. Le volte a vela sono sorrette da pilastri e le pareti superiori della navata centrale sono traforate da monofore e bifore. Il presbiterio è organizzato secondo le disposizioni del Concilio. Dopo gli ultimi restauri, il presbiterio è stato sistemato come segue: l’altare maggiore al centro della crociera, l’ambone sulla sinistra e la cattedra del vescovo sulla destra, tutti realizzati in monolite di rosso di Asiago dallo scultore Mario Toffetti (l’altare nel 1979, gli altri due manufatti nel 2012). Le tre opere sono decorate con simboli che richiamano la predicazione della parola, il magistero del vescovo-pastore e l’Eucaristia. Il pavimento, in palissandro venato e tagliato con volute libere, è anch’esso opera di Toffetti (2012).
Al centro della parete absidale è collocata una grande tela dell’Assunta, patrona della Cattedrale, dipinta da Vincenzio Civerchio (1470-1544) e in parte ridipinta da Mauro Picenardi (1735-1809). Nel cuore della Cattedrale, nell’abside della navata sinistra, si trova il Crocifisso miracoloso, che fu salvato dalle fiamme nel 1448 quando il soldato ghibellino Giovanni Alchini lo gettò nel fuoco. Da allora è oggetto di grande devozione da parte dei cremaschi. La Cattedrale, dedicata all’Assunta, presenta sulla facciata interna un’immagine della Vergine in stile bizantino, mentre nel primo altare a sinistra si trova un affresco della Madonna con Bambino, opera di Rinaldo da Spino (sec. XV), completato da Civerchio (1523) e restaurato da Mauro Picenardi (1780).
A destra dell’altare maggiore si trova la cappella di San Pantaleone, medico di Nicomedia e martire sotto l’imperatore Diocleziano (305-313), patrono della diocesi. I cremaschi gli attribuiscono la liberazione dalla peste nel 1361. Sull’arco trionfale è collocata una tela composita della Passione di San Pantaleone, opera di Carlo Urbino (sec. XVI); sull’altare si trova una statua lignea attribuita a Civerchio, mentre sulla parete sinistra sono raffigurati Santi Pantaleone, Vittoriano e Bellino, dipinti da Mauro Picenardi (1779-81).
La Cattedrale ospita numerose altre opere d’arte: nella seconda campata a sinistra si trova una tavola di Civerchio (1518) con i santi Sebastiano, Cristoforo e Rocco. Sulle pareti delle due navate, all’altezza del presbiterio, sono esposte quattro tele raffiguranti i Miracoli dell’Eucaristia, dipinti da Giovanni Battista Lucini (1639-86). Nella quarta campata della navata destra, troviamo una Sacra Famiglia, tempera attribuita agli allievi di Civerchio (sec. XVI); accanto, un capolavoro di Guido Reni (1575-1642), Cristo appare a San Marco in carcere. Nella seconda campata si trova una Sacra Conversazione, attribuita al veneziano Francesco Bissolo (1470-1540); sotto, il Monumento a Pio IX di Quintilio Corbellini (1878), e accanto una Santa Lucia di Mauro Picenardi. Nella prima campata (un tempo altare di San Marco) è esposto un sarcofago barocco di San Giacinto, mentre una Madonna con Bambino in un’edicola tardotrecentesca completa l’opera.
Le sacrestie sono altrettanto interessanti. Nella sacrestia dei canonici si trovano alcune notevoli tele, mentre nella penitenzieria attigua sono conservati dipinti a tempera di Rosario Folcini, artista cremasco (1962). La sacrestia principale è una struttura elegante che sembra risalire al periodo di riedificazione della città (circa 1185). Il vano è coperto da quattro voltine a crociera, sorrette da una colonna centrale con un bellissimo capitello.
- Sec. XI (seconda metà): Costruzione di un duomo di tipo basilicale, dopo la chiesetta di S. Maria della Mosa.
- 1160: Distruzione del duomo da parte di Federico Barbarossa durante l’assalto a Crema.
- 1185-1341: Ricostruzione del duomo in stile cistercense.
- Sec. XIII-XIV: Costruzione del campanile.
- 1518: Realizzazione della tavola con i Santi Sebastiano, Cristoforo e Rocco, opera di Civerchio.
- XVI sec.: Realizzazione della Sacra Famiglia (temperatura di allievi di Civerchio) e della tela di Cristo appare a San Marco in carcere (opera di Guido Reni).
- 1639-1686: Periodo di attività di Giovanni Battista Lucini, autore dei Miracoli dell’Eucarestia.
- 1776-1780: Processo di barocchizzazione dell’interno della cattedrale.
- 1779-1781: Realizzazione dei dipinti di Mauro Picenardi, tra cui Santi Pantaleone, Vittoriano e Bellino.
- 1878: Realizzazione del Monumento a Pio IX di Quintilio Corbellini.
- 1962: Dipinti a tempera di Rosario Folcini nella penitenzieria.
- 1952-1959: Restauro che ha rimosso la barocchizzazione.
- 1962: Dipinti a tempera di Rosario Folcini nella penitenzieria.
- 1979: Realizzazione dell’altare maggiore da parte dello scultore Mario Toffetti.
- 2012: Restauro finale del presbiterio e realizzazione dell’ambone e della cattedra del vescovo, sempre da Mario Toffetti.
.
Feriali: 8.00 / 10.00 / 18.00
Festive: 08.00 / 09.00 / 10.00 / 11.00 / 18.30
CONFESSIONI
Mattino
Tutti i giorni: 11-12
Lunedì, giovedì, sabato: 8.30-10.30
Martedì, mercoledì, venerdì: 8.30-10
Domenica: 9-11
Pomeriggio
Lunedì, Mercoledì: 16-17.30
Martedì, giovedì, venerdì: 16-18
Sabato: 16-18.30
Cosa vedere
Scopri le opere presenti presso Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crema)