La chiesa di San Pio X, realizzata su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, presenta lo schema tipologico delle loro “chiese-tipo”: due corpi di fabbrica rettangolari disposti parallelamente, di cui il più grande accoglie l’aula liturgica e il più piccolo ospita l’ingresso alla chiesa, gli uffici parrocchiali e la sacrestia.
L’edificio, orientato verso sud, è arretrato rispetto a via Marconi, formando un ampio sagrato separato dalla strada da recinzione con due cancellate di ingresso.
Il sagrato è in autobloccanti e al centro presenta un grande tondo bianco con il simbolo del Chi Rho o CHRISMON.
Per accedere alla chiesa dal sagrato si sale una gradinata mistilinea in pietra grigia.
L’impianto della chiesa, costituito da due navate di ampiezza disuguale, determina un il disegno di facciata asimmetrico e spezzato.
Il prospetto che ne scaturisce, che accomuna le chiese-tipo suddette, è una struttura a capanna asimmetrica, caratterizzata da un paramento esterno in mattoni a vista interrotto unicamente dalla presenza di un rosone costituito da un grigliato in cemento bianco.
L’ingresso presenta un atrio rientrato nel corpo minore di destra, mentre nello stacco tra i due blocchi asimmetrici, coperti da falde inclinate contrapposte, si apre una vetrata con l’ingresso centrale all’aula liturgica utilizzato solo in occasioni particolari.
Internamente la chiesa occupa entrambi i corpi asimmetrici: il maggiore ospita la navata coperta ad unico spiovente, mentre il corpo minore, occupato alle estremità dall’atrio di ingresso e dalla sacrestia, serve da navatella e da cappella feriale e accoglie, nella nicchia fronteggiante l’ingresso, il tabernacolo.
Al centro, di raccordo tra i due ambienti, è ricavato uno spazio di passaggio ritmato dai pilastri in c.a. con finitura martellinata e con copertura piana ribassata.
Due confessionali in legno sono collocati in aderenza alla controfacciata dell’aula liturgica.
Tutte le pareti sono in mattoni a vista, mentre il soffitto dell’aula è a carena di nave rovesciata in doghe di materiale plastico colore bianco che sul lato destro in alto fungono da frangisole per le finestrature in sommità.
La chiesa è inoltre illuminata naturalmente dalle finestrature a tutta altezza sul lato destro del presbiterio, dalle finestrelle della parete est e dalle vetrate colorate: il rosone e la vetrata raffigurante S.Pio X nella controfacciata, la croce che intaglia la parete di fondo del presbiterio e il lucernario che diffonde zenitalmente la luce sull’altare.
Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto all’aula e ospita al centro l’altare in marmo con basamento curvilineo, mentre a destra su un basamento circolare è posizionato l’ambone e a sinistra il battistero, entrambi rivestiti in perlato di Sicilia. Sulla parete di fondo, in posizione centrale, è collocata la seduta della presidenza realizzata in perlato di Sicilia come la zoccolatura di cui fa parte.
In posizione centrale dietro la seduta vi è l’icona del Cristo risorto.
1958 – Il 26 luglio 1958 fu costituita la Parrocchia S. Pio X per decreto dell’Arcivescovo Giovanni Battista Montini, che ne affidò la conduzione a don Luigi Arienti, fino ad allora coadiutore della confinante Parrocchia di Regina Pacis di Milanino. Il territorio della nuova parrocchia comprendeva due quartieri: “Garibaldi” in Cinisello Balsamo e “Regina Elena” dislocato prevalentemente sul territorio del comune limitrofo di Cusano Milanino.
La nuova chiesa, una costruzione provvisoria realizzata a cura del Comitato Nuove Chiese, grazie al sostegno generoso di alcune famiglie facoltose tra cui la famiglia Eigenmann, iniziò la sua attività già nell’estate del 1958 e vide l’ingresso ufficiale del parroco l’8 dicembre dello stesso anno. Ben presto però l’edificio si rivelò insufficiente per dimensioni ad accogliere tutta la popolazione in continua crescita. L’edificio fu utilizzato per le celebrazioni religiose fino alla costruzione della nuova chiesa agli inizi degli anni ’70.
1972 – La nuova chiesa è stata realizzata su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, datato febbraio 1972: si tratta del “progetto-tipo” di chiesa prefabbricata promosso dal Comitato Nuove Chiese della Curia di Milano che è stato utilizzato per realizzare otto “chiese-tipo”, nell’arco temporale 1972-76, al fine di rispondere in tempi brevi e con poca spesa al forte fabbisogno di nuovi edifici religiosi dovuto all’espansione demografica / edilizia dell’hinterland milanese.
Il 5 marzo 1973 viene rilasciato dall’Ufficio Nuove Chiese il nulla osta alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale su progetto degli architetti Latis, approvato dal Consiglio Amministrativo Diocesiano, dalla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra e dalla Commissione Diocesana d’Arte Sacra, come attesta il documento conservato presso l’archivio parrocchiale. La chiesa viene edificata accanto a quella vecchia e i lavori terminano nel 1974, anno in cui viene inaugurata.
1988 – Al 1988 risale la vetrata della controfacciata raffigurante S. Pio X, realizzata da Artesacra Vaiano Cremasco su disegno ed esecuzione di Lodigiani. Quattro anni dopo la tela della Regina Mundi collocata sopra al tabernacolo viene sostituita da un’opera in bronzo in bassorilievo che ingloba lo stesso tabernacolo, realizzata in occasione della missione cittadina.
1996 – Con l’arrivo del nuovo parroco don Danilo Dorini nel 1996 prendono avvio diverse iniziative, tra cui la ristrutturazione della vecchia chiesa che viene recuperata per gli usi parrocchiali (oratorio, teatro e sale per catechesi) e l’abbellimento degli interni della chiesa che vedono: la realizzazione del mosaico del battistero di I. Bartoletti e il posizionamento, sulla parete ovest accanto al presbiterio, di un tondo in legno raffigurante S.Pio X di A. Nastasio.
2000 – Nel decennio successivo ulteriori opere d’arte arricchiscono l’interno della chiesa: la croce a stelo in bronzo di Padre Marco Rupnik, le icone della Via Crucis di Silvano Radaelli, la raffigurazione del Cristo risorto posto dietro l’altare, sempre di Radaelli, che va a sostituire l’opera in bronzo preesistente.
2006 – Al 2006 risale la dedicazione della chiesa a San Pio X: la consacrazione ufficiale della chiesa avviene in presenza del Card. Tettamanzi.
2007 – Nel 2007 la parrocchia provvede all’adeguamento liturgico del presbiterio con lo spostamento del tabernacolo, la realizzazione dell’ambone e della seduta del presidente e il ricollocamento, a sinistra dell’altare, del battistero precedentemente ubicato in nicchia nella parete prospettante l’ingresso. Nella suddetta nicchia, di cui viene rifatto il mosaico di sfondo, trova nuova collocazione il tabernacolo posizionato su un basamento in marmo.