Basilica dei Santi Martiri Nereo e Achilleo (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa parrocchiale - Lombardia

Milano - Viale Argonne 56 - MI - 20100

02/743479

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1937 – L’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, decise, con il favorevole parere del Capitolo Cattedrale, di celebrare il quarto centenario della nascita di San Carlo Borromeo, fornendo di nuove chiese la periferia di Milano. Tra le altre venne scelta la zona Acquabella-Monforte-Città Studi e si stabilì di costruire la chiesa in fondo a Viale Argonne, prima del cavalcavia della ferrovia (allora di recente costruzione).


1938 – La Basilica Prepositurale dei Santi MM. Nereo e Achilleo venne eretta a cominciare dal 1938 in onore di Papa Pio XI su progetto dell’ Ing. Giovanni Maggi.


1940 – Il 6 dicembre 1940 il cardinale Schuster presiedette alla cerimonia di consacrazione.


1942 – Il 14 agosto 1942, terminata l’esecuzione degli affreschi del Battistero da parte del pittore Pietro Fornari, il cardinale Schuster consacrò l’altare del Battistero, riponendovi le reliquie dei Santi Martiri Ippolito, Adria, Paolina, Neone e Maria, ricevute da Roma.


1943 – Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu colpita da uno spezzone incendiario. I danni furono lievi e limitati alla zona mediana della navata centrale. In forma di ex-voto fu costruita la cappella laterale dedicata alla Madonna di Fatima.


1946 – Si diede incarico al pittore Vanni Rossi di affrescare la nuova cappella con i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del S. Rosario e nell’atrio di ingresso di raffigurare alcune scene relative alle apparizioni di Fatima. Lo stesso pittore affrescò cinque anni dopo anche l’abside ed altre parti della Basilica.


1958 – Venne costruita la casa parrocchiale simmetricamente al Battistero, sul lato destro della chiesa.


1964 – In seguito alle disposizioni del Concilio Vaticano II, l’altare maggiore venne significativamente modificato e venne rifatto il ciborio (architetto E. Cavalletti) che venne consacrato da monsignor Anacleto Cazzaniga, arcivescovo di Urbino, domenica 16 maggio 1965, in occasione della Festa Patronale.


1990 – La chiesa fu elevata alla dignità di Basilica Romana Minore, il 17 gennaio.


2006 – In ottobre venne solennemente riaperto il Battistero voluto dal Cardinale Schuster, dopo un accurato intervento conservativo.


2015 – Intervento di manutenzione e restauro conservativo del tiburio, con il rifacimento del manto di copertura, la sostituzione dei serramenti e il restauro delle superfici lapidee.