La cattedrale mantovana si affaccia sull’ampia Piazza Sordello, che fino al secolo scorso si chiamava Piazza San Pietro, a significarne il carattere di sagrato del tempio che all’apostolo è intitolato. La parte absidale del tempio è circondata dalle case un tempo canonicali. Quelle che si allineano dopo il fianco destro sono concluse dalla suggestiva struttura medievale con loggia rinascimentale, nota come “Casa di Rigoletto”.
III – Notizie incontrollabili e probabilmente leggendarie fanno risalire già al III secolo la costruzione in questa area di una chiesa dedicata a San Pietro. Essa fu distrutta da un incendio sul finire del IX secolo.
XI – La nuova chiesa venne costruita a partire dall’undicesimo secolo e prese il titolo di cattedrale della città. Qui, quando ancora non era conclusa, vi venne seppellito Sant’Anselmo: la chiesa si presentava come romanica, a tre navate elevate nella parte terminale sopra una cripta. Queste tre navate corrispondono oggi alle tre centrali e sono visibili all’esterno, sul lato verso il Palazzo del Capitano. Dello stesso periodo è anche il campanile, innalzato dove lo si vede oggi al di sopra di una torre già esistente e forse romana.
1396 – Per volere di Francesco Gonzaga, i fratelli Pier Paolo e Jacobello Dalle Masegne, modificarono la pianta della chiesa allargandone le navate fino a rendere il campanile non più separato dalla chiesa ma attaccato ad essa come lo vediamo oggi. Il progetto portò inoltre al rivestimento della facciata e del fianco sinistro della chiesa gotica e la collocazione dei leoni stilofori e del protiro di facciata.
1545 – A causa di un incendio che colpì la cattedrale Ercole Gonzaga affidò a Giulio Romano il progetto di rifacimento degli interni che assunsero l’aspetto odierno.
1756 – L’attuale facciata in marmo fu commissionata dal vescovo Antonio Guidi di Bagno all’ingegnere militare Nicolò Baschiera, il quale realizzò la soluzione ad ispirazione tardo barocca che oggi si affaccia su piazza Sordello.
2003 – L’intervento di restauro è stato finalizzato al risanamento conservativo degli stucchi e degli intonaci.
2013 – L’intervento di restauro è stato finalizzato al risanamento conservativo degli affreschi dell’abside.