Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crema)

Diocesi di Diocesi di Crema - Chiesa cattedrale - Lombardia

Cattedrale di Santa Maria Assunta, Piazza del Duomo, Crema, CR, Italia

0373256218

https://www.diocesidicrema.it/chiesa-cattedrale/

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

  • Sec. XI (seconda metà): Costruzione di un duomo di tipo basilicale, dopo la chiesetta di S. Maria della Mosa.
  • 1160: Distruzione del duomo da parte di Federico Barbarossa durante l’assalto a Crema.
  • 1185-1341: Ricostruzione del duomo in stile cistercense.
  • Sec. XIII-XIV: Costruzione del campanile.
  • 1518: Realizzazione della tavola con i Santi Sebastiano, Cristoforo e Rocco, opera di Civerchio.
  • XVI sec.: Realizzazione della Sacra Famiglia (temperatura di allievi di Civerchio) e della tela di Cristo appare a San Marco in carcere (opera di Guido Reni).
  • 1639-1686: Periodo di attività di Giovanni Battista Lucini, autore dei Miracoli dell’Eucarestia.
  • 1776-1780: Processo di barocchizzazione dell’interno della cattedrale.
  • 1779-1781: Realizzazione dei dipinti di Mauro Picenardi, tra cui Santi Pantaleone, Vittoriano e Bellino.
  • 1878: Realizzazione del Monumento a Pio IX di Quintilio Corbellini.
  • 1962: Dipinti a tempera di Rosario Folcini nella penitenzieria.
  • 1952-1959: Restauro che ha rimosso la barocchizzazione.
  • 1962: Dipinti a tempera di Rosario Folcini nella penitenzieria.
  • 1979: Realizzazione dell’altare maggiore da parte dello scultore Mario Toffetti.
  • 2012: Restauro finale del presbiterio e realizzazione dell’ambone e della cattedra del vescovo, sempre da Mario Toffetti.

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ORARI MESSE 

Feriali: 8.00 / 10.00 / 18.00

Festive: 08.00 / 09.00 / 10.00 / 11.00 / 18.30

CONFESSIONI

Mattino
Tutti i giorni: 11-12
Lunedì, giovedì, sabato: 8.30-10.30
Martedì, mercoledì, venerdì: 8.30-10
Domenica: 9-11

Pomeriggio
Lunedì, Mercoledì: 16-17.30
Martedì, giovedì, venerdì: 16-18
Sabato: 16-18.30

Cosa vedere

Scopri le opere presenti presso Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crema)

Navata sinistra

Navata sinistra

La navata sinistra del Duomo di Crema ospita diverse opere d’arte significative. La prima campata è occupata dall’altare della Madonna della Misericordia, che conserva ancora le forme barocche con marmi policromi e statue raffiguranti Davide e Salomone. Al centro si trova un affresco della Madonna con il Bambino, commissionato da Giorgio Benzoni e realizzato da Rinaldo da Spino, successivamente arricchito da Vincenzo Civerchio con san Giuseppe e san Giovanni Battista. Nella seconda campata si trova una tavola di Vincenzo Civerchio, raffigurante san Sebastiano tra i santi Cristoforo e Rocco, commissionata nel 1518 dai Consoli dei Mercanti. Il dipinto presenta un forte contrasto tra il corpo denudato di san Sebastiano e i santi, con una firma che riporta la data di esecuzione. La terza campata ospita l’ingresso laterale e la porta verso la Sagrestia nuova. In precedenza, qui si trovava l’Assunzione di Civerchio, ora spostata sull’altare, mentre è stata trasferita una tela di Guido Reni, Cristo appare a san Marco, che raffigura una scena vivace con Gesù e san Marco in prigione. Nella quarta campata sono stati rinvenuti affreschi antichi di san Pantaleone, accompagnato da figure su scanni, e recentemente è stata trasferita la Sacra Famiglia di Francesco Bissolo, raffigurante la Madonna con il Bambino, san Giuseppe e due santi monaci, inseriti in una cornice classica.

Crocifisso miracoloso

Crocifisso miracoloso

La cappella del Crocifisso si trova a sinistra dell’altare maggiore e presenta un arredamento principalmente settecentesco. Alle pareti sono esposti due dipinti ottocenteschi di Sante Legnani, che raffigurano Il Crocifisso dato alle fiamme e La Supplica al Crocifisso. Tuttavia, il fulcro di questa cappella è il grande Crocifisso ligneo, realizzato tra il 1250 e il 1275, probabilmente in Francia. La statua esprime un’intensa sofferenza, con un volto di grande drammaticità che contrasta con il resto del corpo, scolpito in uno stile più primitivo. Nel 1999, un restauro ha rivelato dettagli significativi, come le bruciature causate dal rogo che la statua subì nel 1448. Il restauro ha anche eliminato lo sporco accumulato nel tempo e le sovradipinture, restituendo all’opera il suo aspetto originario. Un’analisi diagnostica innovativa, che ha incluso una TAC e un controllo con strumentazione digitale, ha permesso di scoprire che il Crocifisso è scolpito da un unico tronco di legno, al quale sono state aggiunte le braccia. La devozione per questo Crocifisso nasce da un episodio accaduto nel 1448, durante le contese tra guelfi e ghibellini. Un soldato bergamasco, Giovanni Alchini, appartenente alla fazione ghibellina, considerò il Crocifisso come simbolo guelfo a causa della posizione inclinata del capo verso destra. In un impeto di rabbia, Alchini gettò l’immagine sacra nel fuoco. Tuttavia, alcuni presenti riuscirono a recuperarlo dalle fiamme e notarono che il Cristo appariva con le gambe piegate, un dettaglio che suscitò grande stupore. Durante il restauro del 1999 sono emersi segni tangibili di quelle bruciature, confermando la veridicità di questo gesto sacrilego. A causa di questo episodio, i cremaschi vennero per lungo tempo chiamati “brusacristi”, un appellativo severo, sebbene ingiusto, dato che l’atto fu compiuto da un “straniero” e non dalla popolazione locale.

Area presbiteriale

Area presbiteriale

L’area presbiteriale del Duomo di Crema è stata profondamente modificata durante i restauri novecenteschi per recuperare le proporzioni originali dello spazio. L’altare maggiore barocco, rimosso negli anni ’50, è stato sostituito da un altare semplice, realizzato con marmo di Candoglia, e successivamente sostituito nel 1966. L’attuale mensa, progettata da Beppe Ermentini e scolpita da Mario Toffetti nel 1979, presenta scene bibliche ed è completata da una croce d’argento dorato di Nicola Sebastio. Il pavimento del presbiterio, sempre progettato da Toffetti, è in marmo con inserti in quarzo e raffigura scene bibliche. Al lato destro del presbiterio è stata collocata la nuova cattedra vescovile in marmo rosso di Asiago, con raffigurazioni del Buon Pastore e dei papi Paolo VI e Giovanni Paolo II. Nella zona absidale, la grande tela dell’Assunzione, realizzata da Vincenzo Civerchio e restaurata da Mauro Picenardi, si trova sulla parete di fronte all’altare. A sinistra, sono esposte altre opere di Civerchio, come la Sacra Famiglia e l’Annunciazione, che è stata spostata dalla parete di fronte all’organo. Infine, nel 2024 è stata trasferita alla parete laterale del presbiterio una statua lignea della Madonna, scolpita da un autore sconosciuto, ma probabilmente Vincenzo Civerchio. La cappella di San Pantaleone, situata a destra del presbiterio, ospita la statua lignea di san Pantaleone, realizzata da Civerchio, che viene portata in processione ogni 10 giugno, giorno del santo patrono di Crema.

Navata destra

Navata destra

La navata destra del Duomo di Crema ospita diverse opere di grande valore artistico. Alla quinta campata sono esposti due quadri di Giovan Battista Lucini, a tema eucaristico: Il miracolo di Offida e La comunione della beata Cadamosto, che raccontano episodi miracolosi legati all’ostia. Alla quarta campata, sono stati trasferiti altri due dipinti di Lucini, Il miracolo di Pozen e Il miracolo di Bolsena, entrambi incentrati su miracoli eucaristici, con scene drammatiche di persone sconvolte dalla manifestazione del sangue su ostie. Nel 2024, nella terza campata è stata ricollocata una statua di San Nazario, attribuita a Pietro Antonio Scolari, donata dal cardinale Montini e datata attorno al 1480. Nella seconda campata è visibile un’opera di Mauro Picenardi, Santa Lucia, che la ritrae durante il martirio, e un monumento ottocentesco a Papa Pio IX di Quintiliano Corbellini. Infine, nella prima campata si trova un altare barocco con il sarcofago di San Giacinto, accompagnato da una tardo-trecentesca edicola della Madonna con Bambino.

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