La chiesa nuova, nella sua lunghezza, occupa e comprende l’area della vecchia e si prolunga con la parte nuova dal capo croce fino alle porte d’ingresso. E’ in stile neo-classico, a croce latina con grande cupola e lucernario. Il progetto di costruzione fu stilato dall’architetto Luigi Voghera che ne assunse, dopo varie peripezie, anche la direzione dei lavori. Nell’interno si osserva un insieme organico caratterizzato dall’ampia volta a botte dell’unica navata nella grandiosa e solenne spazialità del transetto aperto ai lati nelle grandi tribune e sovrastato dalla calotta della cupola.
1433 – In questo periodo viene completata la vecchia chiesa di Casteldidone. Secondo le fonti storiche, questo edificio sorge a tre metri di altezza rispetto al piano stradale ed è completamente circondato da un cimitero. La nuova chiesa, edificata dal Voghera, si innalza sull’area di quella precedente.
1834 – L’architetto Voghera edifica la nuova chiesa di Casteldidone sul sedime di quella preesistente. Di quest’ultima viene mantenuta solamente la zona absidale.
1840 – Viene realizzata la torre campanaria.
1850 circa – A causa delle scarse proprietà meccaniche del sedime, la chiesa necessita di un primo intervento di consolidamento sulla cupola.
1877 – Il primo intervento di consolidamento sulla cupola risulta insufficiente e si decide di erigere dei contrafforti funzionali alla stabilità della cupola stessa.
1976 – Le zoccolature interne sono oggetto di manutenzione nel 1976.
1980 – A pochi anni di distanza dall’intervento sulle zoccolature, viene avviata anche la manutenzione sulle coperture.
1983 – La cupola viene restaurata.
2013 – Il progetto prevedeva un intervento sulle sole coperture e di minimizzazione sismica. A coperture aperte si è verificata una situazione assai più complessa che ha richiesto l’inserimento di nuove chiavi in acciaio soprattutto a carico della cupola e dell’abside.